“Dalla tragedia alla farsa! In merito alla scuola ex Ss. Redentore di Casette d’Ete, più cerchiamo di capire cosa è realmente successo in merito alla decisione del Sindaco di chiudere la scuola, anche se è stato costretto a girare i tacchi e battere in ritirata, più siamo protagonisti/spettatori di uno spettacolo da teatro grottesco”. Così, in una nota congiunta, i gruppi consiliari di Democratici e popolari, Può essere meglio e Forza Italia, che tornano, a distanza di quasi due mesi che ha infiammato l’inizio dell’anno scolastico, sul plesso di via La Masa.
Il consigliere Roberto Greci e il sindaco Terrenzi nell’incontro della scorsa settimana con le famiglie dei bimbi di Casette d’Ete
Si ricorderà come tutto sia partito da una lettera anonima, a firma di sedicenti genitori, che si dicevano preoccupati sui requisiti antisismici della struttura di proprietà parrocchiale. Era stato il consigliere di Forza Italia Roberto Greci a notare un’anomalia: la data riportata nel foglio, 5 settembre, era la stessa in cui il documento era stato protocollato in Comune. La lettera, aveva fatto sapere il sindaco Alessio Terrenzi, era arrivata per posta ordinaria. Una rapidità che ha fatto insospettire gli esponenti di minoranza, che hanno richiesto di visionare tutta la documentazione.
“Come si può rispondere, ad una richiesta di accesso agli atti – fanno sapere Fi e civici – che non viene conservata la busta di una lettera anonima protocollata ‘per ovvie ragioni di praticità’?! Va da sé che protocollare una lettera anonima datata 5/9/18, giunta al Comune, come da dichiarazione del Sindaco, con posta ordinaria, e subito protocollata sempre il 5/9/18 ha in sé qualcosa di strano. Per completare il quadro la busta viene gettata via! Non è dato sapere quando sia stata spedita, da quale cassetta/ufficio postale sia partita. Facciamo presente che in tutto lo stivale per qualsiasi pratica, procedura, domanda, concorso ecc… fa fede il timbro postale”.
L’opposizione ricorda che “tutto si basava sui dati riportati dalla relazione in merito alla sicurezza della scuola, perché ci viene detto di chiedere la relazione alla Dirigente scolastica? Il Comune non ne ha una copia? Il mistero si infittisce. Vengono alzati muri, cortine fumogene e dispettucci da 5° elementare.
Sappiamo che tutto il materiale della scuola Capoluogo è disponibile in Comune, non viene fornita la copia della specifica documentazione richiesta (certificato di vulnerabilità sismica), ma è disponibile per la consultazione. Per gli altri plessi, gli incarichi per la certificazione di vulnerabilità sismica sono stati assegnati, anche di questi non vengono fornite le copie, ci deve bastare la parola. Comunque abbiamo già provveduto ad inoltrare la richiesta della relazione di cui sopra alla nuova Dirigente scolastica. Chi pensava di chiuderla al primo atto si sbagliava: The show must go on!”
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