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“Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni” arriva al Super 8 di Campiglione, ecco gli altri film da non perdere

CAMPIGLIONE DI FERMO -Grande attesa per il nuovo film Disney che mescola il racconto fantastico scritto da E.T.A.Hoffmann nel 1816 e il gioioso balletto natalizio musicato da Čajkovskij quasi un secolo dopo

 

Iniziamo la nostra consueta rubrica di film con una nuova, incantevole versione dello Schiaccianoci, Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni mescola il racconto fantastico scritto da E.T.A.Hoffmann nel 1816 e il gioioso balletto natalizio musicato da Čajkovskij quasi un secolo dopo.  Il padrino Drosselmeyer (Morgan Freeman) è il più vecchio e fidato amico del signor Stahlbaum (Matthew Macfadyen). Così, come ogni vigilia di Natale, il ricco uomo d’affari e sua figlia Clara (Mackenzie Foy) si riuniscono con gli altri ospiti nel grande salone di casa Drosselmeyer, per partecipare alla magnifica festa che il giocattolaio indice tutti gli anni. Durante i consueti festeggiamenti però, avviene un fatto insolito: seguendo per gioco un filo dorato che attraversa i corridoi dell’immensa magione, la giovane Clara viene condotta in un mondo magico e sconosciuto, diviso in quattro reami incantati. Scortata dal valoroso soldato Philip e da una banda di arzilli topini, la bambina attraversa i paesaggi imbiancati del Paese dei fiocchi di neve, le terre variopinte del Paese dei fiori e infine i villaggi “commestibili” del Paese dei dolci. Incontra nuovi amici e preziosi alleati, tra i quali la sdolcinata Fata Confetto (Keira Knightley), e viene a conoscenza di una missione che solo lei può portare a termine: infiltrarsi nell’ostile quarto reame, dimora della perfida Madre Ginger (Helen Mirren) e recuperare un’antica chiave in grado di sbloccare un misterioso cofanetto.

E passiamo ora a Ti presento Sofia, il film diretto da Guido Chiesa, che vede protagonisti Gabriele(Fabio De Luigi), Mara (Micaela Ramazzotti) e la piccola Sofia (Caterina Sbaraglia). Lui è un padre goffo e ossessivo, lei una donna tutta d’un pezzo che non vuole avere figli. La piccola, figlia di lui, cambierà il loro approccio alla vita e li costringerà ad andare oltre i propri limiti. Gabriele, ex rocker, ora negoziante di strumenti musicali, divorziato, è un papà premuroso e concentrato esclusivamente sulla figlia di 10 anni. Quando gli amici gli presentano nuove donne, lui non fa che parlare della figlia, azzerando ogni chance. Un giorno, nella vita di Gabriele ripiomba Mara, un’amica che non vedeva da parecchi anni, che nel frattempo è diventata una dinamica e indipendente fotografa.
Al loro primo appuntamento, proprio sul più bello, Mara rivela a Gabriele che non solo non vuole avere figli, ma detesta i bambini. Travolto dalla passione, Gabriele nega l’esistenza di Sofia. Da quel momento, le giornate di Gabriele sono un susseguirsi di assurde manovre per nascondere la presenza della figlia a Mara e viceversa, al punto da trasformare ogni volta il proprio appartamento in funzione di quale delle due andrà a trovarlo. Ovviamente, le bugie hanno le gambe corte e la messinscena di Gabriele avrà vita breve.

Cambiamo argomento. Il film First Man- Il Primo Uomo è l’adattamento cinematografico della biografia ufficiale di Armstrong, “First Man: The Life of Neil A. Armstrong”, scritta da James R. Hansen e pubblicata nel 2005, e ne racconta la vita in un arco di tempo che va dal 1962 (l’anno in cui la sua secondogenita, Karen, morì in seguito a un tumore) a quel 1969 che segnò un evento straordinario (“un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità,” per usare le famosissime parole dell’astronauta) e il primo grande colpo messo a segno dalla NASA e dagli Stati Uniti nella corsa allo spazio, fino a quel momento guidata dai successi dell’Unione Sovietica.

E torniamo al sogno e alla fantasia. Il Mistero della casa del tempo, il film diretto da Eli Roth, racconta l’avventura magica e misteriosa di un ragazzino di 10 anni, Lewis Barnavelt (Owen Vaccaro), che si trasferisce a vivere nella casa vecchia e scricchiolante dell’eccentrico zio Jonathan (Jack Black). In questa strana dimora si nasconde un mondo segreto ricco di magie, misteri, streghe e stregoni che si rivelerà quando Lewis scoprirà che suo zio e la sua migliore amica Mrs Zimmerman(Cate Blanchett) sono due potenti maghi che lo coinvolgeranno in una missione segreta: scoprire l’origine e il significato del ticchettio di un orologio nascosto da qualche parte nei muri di casa.

La locandina delle novità chiude con una storia già raccontata. Affidato alla regia di Fede Álvarez, regista uruguayano noto soprattutto per aver diretto horror come il remake di La casa di Sam Raimi e Man in the Dark, Quello che uccide è il quinto adattamento cinematografico dei romanzi della serie di noir scandinavi Millennium, quella che è stata ideata dallo scrittore e giornalista svedese Stieg Larsson e che vede protagonisti la giovane hacker Lisbeth Salander e il giornalista Mikael Blomkvist, direttore della rivista che dà il nome alla serie. Buona visione a tutti.

 

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