(foto Simone Corazza)
Carabinieri in vetrina. Un tuffo nella gloriosa storia dell’Arma, dalle epiche battaglie alla quotidianità al fianco dei cittadini. Tutto in uno spazio nel cuore della città capoluogo di provincia. I carabinieri della compagnia di Fermo, guidati dal capitano Roland Peluso, hanno infatti allestito la vetrina di uno storico negozio di piazza del Popolo con divise, quadri, acquerelli e oggettistica dell’Arma. Quella di allestire vetrine e negozi con i colori dell’Arma è una iniziativa che sta prendendo piede in molte province italiane, un’iniziativa che oggi arriva anche a Fermo. Meglio ancora, nel cuore di Fermo.
Nel salotto della città brillano due divise dei carabinieri allestite in occasione della festa dell’unità nazionale e della giornata delle forze armate, che ricorre domani. Un concentrato di storia, di gesta eroiche, di vessilli, di divise, in esposizione da oggi a lunedì. Ecco allora risplendere l’alta uniforme e quella ‘operativa’ del nucleo Radiomobile, l”araldico’, la battaglia di Pastrengo del 1848, con la bandiera dell’Arma insignita della prima medaglia d’argento al valor militare. E ancora, dipinti del pittore Monaldi e graziose miniature che strizzano l’occhio ai più piccoli. Come non notare i due carabinieri e Pinocchio? Una cavalcata di 204 anni segnati da sacrifici, da animi vocati alla Patria e alla difesa dei cittadini, da vite prematuramente spezzate, dalla costante lotta al crimine ma anche dagli innumerevoli attestati di stima degli italiani. E in questo caso, dei fermani. Ed è proprio questo il messaggio, oltre il cristallo di quella vetrina gentilmente concessa dalla storica sartoria Buschi, che i carabinieri vogliono lanciare: l’Arma sempre presente tra la gente, per la gente, anche a Fermo, anche nel Fermano. Il tutto avvolto dal Tricolore, imperituro faro per l’Arma, per una nazione intera. E il capoluogo di provincia si prepara a festeggiare i suoi carabinieri e le forze armate, domani, con le celebrazioni organizzate dalla prefettura, in un passato di sacrifici e sangue versato, di presente fatto di vicinanza e soccorso al prossimo in difficoltà, e di un futuro garantito da rinnovata dedizione all’Italia e agli italiani.
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