FERMO – Dopo il meritato riposo è ternata al lavoro la Fermana che, reduce dall’ennesima battaglia, si gode il momento senza perdere di vista un impegno da rinnovare ogni settimana.
Mister Flavio Destro è maestro nel tenere la concentrazione alta e così ha richiamato all’ordine i suoi gladiatori gialloblu, dopo l’eroica vittoria in inferiorità numerica con il Teramo.
“Si è felici quando si raggiunge un obiettivo, qui ancora non si è raggiunto niente quindi non direi felici. È stato un buon risultato – risponde subito mister Destro interrogato a riguardo -. Contro il Teramo l’obiettivo era di avere pazienza e non concedere spazi. Un paio di errori li abbiamo fatti in realtà e dobbiamo lavorare su quelli. Cerchiamo di non concedere situazioni agli avversari, qualche volta se sbagliamo la paghiamo, altre volte ci va meglio”.
Una domenica in cui la gara sembrava essersi messa in salita dopo l’espulsione di Soprano che ha lasciato la Fermana in 10. “La prima cosa che ho pensato dopo il rosso a Soprano – spiega mister Destro – è stata di rimettere in ordine la squadra. Quando c’è una partita si spera sempre di vincere. In quel momento ho ritenuto di dare spazio a quella soluzione: D’Angelo era stanco, Zerbo stava bene, Cognigni anche e ho lasciato spazio a loro.
Io credo che un allenatore cerca sempre di optare per le soluzioni migliori. Poi è il campo a decidere se ha fatto bene”.
Parla della sua Fermana mister Destro, senza cadere in provocazioni né commentare le altre squadre: “Da quando alleno mi sono imposto la linea di non giudicare mai gli altri. Gli altri forse non hanno le stesse idee – commenta parlando di qualche affermazione poco lusinghiera avvenuta nel post gara da parte degli avversari – saranno stati arrabbiati, delusi. La fortuna aiuta comunque gli audaci. Credo che sarebbe più giusto parlare maggiormente della propria squadra e meno di quella degli altri. Per quanto mi riguarda, finita una partita si parla subito della prossima”.
A chi chiede di giudicare la sua squadra, mister Destro risponde: “I numeri parlano. Ci possiamo inventare ciò che vogliamo, però ci sono dei numeri. Nel calcio ci sono dei momenti. Sappiamo bene qual è il nostro campionato e non mi stancherò mai di dirlo. Speriamo di arrivare prima possibile a questa benedetta quota salvezza che quest’anno sarà intorno a 41-41 punti, credo. La forza dei numeri non deve farci perdere la strada. Ogni punto ce lo siamo sudato con le proverbiali sette camicie. È difficile calcolare l’imponderabile”.
“L’obiettivo è di continuare cosi, poi c’è un percorso lungo e nei percorsi lunghi ci sono tante difficoltà. I numeri dicono che fino adesso la Fermana è stata più brava della salvezza, ma abbiamo due terzi di Campionato da giocare – continua il trainer -. Non possiamo cadere in questo tranello. È giusto che chi è al di fuori abbia euforia e sogni, ma non di certo io, i miei giocatori e chi ci sta intorno. Penso di aver guardato la classifica una volta da domenica ad ora. Io sono molto pratico. Conosco i pregi e difetti dei miei”.
Dunque, si guarda avanti, alla sfida di Rimini: “Troveremo una squadra molto arrabbiata e con una grande rabbia in corpo. Non possiamo pensare ad altro se non a loro. Prepararci a una grande partita e una grande battaglia. Si sono allenati anche ieri, senza avere il giorno libero e sono certo di questo: faranno una partita importante. Ricordiamo che hanno fatto una grande partita con la Triestina, vincendo e dando una bella prova tecnico-tattica. Devono fare punti, giocano in casa, credo che troveremo una squadra con un atteggiamento battagliero, dal 130 per cento. C’è una settimana di tempo per decidere le soluzioni, vedremo quale potrà essere la migliore. Già dal martedì pensare alla formazione è prematuro” conclude.
Nel mentre arriva anche la decisione del giudice sportivo, Pasquale Marino che, assistito dal rappresentante dell’Aia Roberto Calabassi, ha adottato le deliberazioni che integralmente si riportano, come da esatto stralcio del relativo comunicato:
“SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PER DOPPIA AMMONIZIONE SOPRANO MARCO (FERMANA) entrambe per condotta scorretta verso un avversario”.
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