LA FERITA RISANATA
I carabinieri ritrovano la scultura capolavoro del Sansovino rubata anni fa dalla chiesa di San Francesco

FERMO - Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze ha rinvenuto la preziosissima scultura del Sansovino rubata negli anni Novanta, dal monumento funebre a Ludovico Euffreducci ubicato nella cappella di famiglia all'interno della Chiesa di San Francesco

 

 

di Paolo Paoletti

Una ferita per il patrimonio culturale fermano, aperta da anni, e che è finalmente stata risanata. Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze ha rinvenuto la preziosissima scultura del Sansovino rubata negli anni Novanta, dal monumento funebre a Ludovico Euffreducci ubicato nella cappella di famiglia all’interno della Chiesa di San Francesco.   A darne notizia, quasi commosso e gioioso per il ritrovamento, è Padre Luigi Ruani, dei Frati Minori Conventuali delle Marche, all’epoca presente presso il convento chiesa di San Francesco di Fermo. La chiesa in stile romanico, tra i simboli più suggestivi di Fermo, e risalente al XIII secolo, oltre al suo grande valore architettonico, custodisce nella navata laterale destra un vero tesoro, ovvero il monumento funebre realizzato dal Sansovino commissionato dalla famiglia Euffreducci per onorare la memoria di Ludovico, morto giovanissimo a 24 anni durante un combattimento

Circa vent’ anni fa, poco dopo un restauro e una ripulitura del monumento, una delle due allegorie, fu trafugata dai ladri. I frati dell’epoca, accortisi della cosa, sono riusciti a salvare l’altra mettendola al sicuro. Venne subito sporta denuncia. Poi arrivarono anni e anni di silenzio e oblio. Un capolavoro dell’arte italiana andato perduto e finito probabilmente nel mercato nero. Questo fino qualche giorno fa quando è arrivata la notizia inaspettata. I militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze sono riusciti a recuperare la magnifica statua del Sansovino.

“Stavamo andando a chiudere la chiesa – ci racconta Padre Luigi Ruani facendo un salto nel passato –  li abbiamo visti scappare con la statua caricata in macchina. Erano due o forse tre persone. Se non sbaglio uno è stato preso qualche tempo dopo e condannato. Nessuna traccia però della scultura. Pare addirittura che sia stata portata anche in Francia, notizie tutte da verificare. Ricorco che eravamo davvero dispiaciuti per non aver fatto in tempo a salvarla”. 

Un capolavoro della scultura realizzato dal Sansovino, pare allievo del Pollaiolo, nel periodo giovanile e per la sua formazione. Il monumento consiste nel sarcofago in marmo sormontato al centro da un medaglione in marmo con madonna e bambino e ai due lati due statue rappresentanti due allegorie.

Il recupero verrà presentato ufficialmente il prossimo 13 novembre alle 11.30 nel Museo Diocesano del duomo, alla presenza del prefetto Maria Luisa D’Alessandro, dei rappresentanti dell’Arcidiocesi di Fermo, il sindaco Paolo Calcinaro , il comandante provinciale dei carabinieri di Fermo Antonio Marinucci. Così verrà risanata una ferita da troppo e lungo tempo aperta grazie alla solerzia e capacità del Nucleo Carabinieri di Firenze.

Una festa con l’auspicio che la monumentale chiesa di San Francesco possa tornare presto nuovamente aperta al pubblico visto che ad oggi è ancora chiusa a seguito dei danni causati dal terremoto.


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