di Gabriele Censi
Un momento che segna il passaggio finale di un distacco tra l’impresa artigiana e il tradizionale referente per il credito. Oggi lo spazio lasciato vuoto da Banca Marche viene ufficialmente occupato da Banca Macerata. La firma della convenzione tra Confartigianato e l’istituto presieduto da Ferdinando Cavallini è un atto che va forse al di là dei suoi contenuti formali (un plafond di 5 milioni di euro e condizioni esclusive alle imprese locali associate).
«La banca locale ha ancora un suo futuro – ha ribadito Cavallini – conformandosi al senso comune e intrecciando la modernità». «Una boccata d’aria per il nostro territorio – ha commentato il presidente di Confartigianato Renzo Leonori – che risente ancora della crisi finanziaria del 2007-2013 e degli eventi sismici del 2016, e che ha purtroppo visto un indebolimento del sistema bancario provinciale nei confronti degli artigiani e delle piccole aziende locali». E’ il segretario di Confartigianato Giorgio Menichelli a voler specificare il significato di svolta della convenzione: «E’ l’inizio di un ottimo rapporto di collaborazione, le fusioni a tutti i livelli hanno creato disorientamento tra le imprese. Abbiamo apprezzato lo sforzo di essere presenti nelle zone montane, sostituendosi ad una politica contraria al territorio. Le nostre 15 sedi territoriali sono a disposizione per rafforzare la collaborazione»
Un territorio che sta cambiando la sua economia ricorda ancora Menichelli: «Negli ultimi dieci anni sono state 1400 le nuove iscrizioni nei cosiddetti altri settori, scende il manufatturiero e cresce il terziario». Secondo gli ultimi dati forniti dall’Ufficio Studi di Confartigianato, la dinamica del credito della nostra Regione a luglio 2018 presenta una diminuzione ancora più intensa rispetto alla media nazionale (-2,1%) pari al -8,2%. Solo nella provincia di Macerata il credito alle piccole imprese è sceso del -7,0%, seguono Ascoli Piceno (-6,8%) e Fermo (-6,1%) mentre Pesaro-Urbino e Ancona registrano una diminuzione maggiore con -8,5% e -10,5%.
Osservando però la serie storica, pur se l’ultima variazione del credito alle imprese di più piccola dimensione è in miglioramento rispetto a quella di giugno 2018 (-9,4%), emerge che da agosto 2016 a gennaio 2017 la diminuzione del credito alle piccole imprese nelle Marche, che era stata sempre peggiore della media nazionale, si è allineata alla dinamica osservata in Italia.
Il direttore generale di Banca Macerata Rodolfo Zucchini conferma che il target di riferimento dell’istituto sono proprio gli artigiani: «Elemento importante per noi è la rapidità delle risposte e la capacità di trovare soluzioni attraverso il contatto vis a vis con personale stabile e locale». «Qui siamo poco abituati alle sinergie – ha detto Debora Falcetta dell’Area commerciale – ma in questo caso ci siamo riusciti e possiamo raggiungere risultati interessanti».
La convenzione in dettaglio contiene un plafond rotativo di 5 milioni di euro per le imprese della provincia di Macerata e limitrofe, finalizzato sia ad affidamenti di carattere commerciale (aperture di credito, castelletti, mutui, prestiti, fideiussioni, ecc.) sia a finanziamenti o anticipazioni rivolte alle attività delle imprese impegnate nel campo della ricostruzione e ristrutturazione post sisma, condizioni economiche favorevoli dedicate alle aziende associate e alle loro famiglie, consulenza gratuita per gli investimenti. Un’altra importante novità sarà il “Conto Ripresa” che, in caso di canalizzazione dello stipendio o della pensione, garantisce l’azzeramento totale dei costi di tenuta conto e dei bolli, e offre bancomat e prelievi gratuiti in tutta Italia.
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