Un destino infame lo ha strappato alla vita e ai suoi cari ad appena 36 anni, dopo una prolungata malattia che ieri sera non gli ha lasciato scampo. E’ morto all’ospedale di Montegranaro Paolo Belgrado, giovane papà di Porto Sant’Elpidio. Una giornata di lutto per l’intera città. Lascia la moglie Arianna, una bimba di tre anni, i genitori e la sorella. La salma è stata trasportata nella sua abitazione, al quartiere Faleriense. Domani alle 10 si celebreranno i funerali alla chiesa della Santissima Annunziata in centro.
Lo conoscevano in tanti a Porto Sant’Elpidio, dove viveva ed era cresciuto. Simpatico, sempre sorridente, un nutrito gruppo di amici con cui trascorrere il tempo libero, tanti interessi da coltivare, un grande amore per i cani e per il calcio. Proprio per l’attività sportiva lo ricordano in molti, aveva fatto la trafila nelle categorie giovanili cittadine per poi giocare come portiere a livello dilettantistico in diverse squadre della zona. Poi, da un paio d’anni, un male contro cui ha tentato di combattere con tutte le forze, fino al peggioramento ed alla morte.
Anche il primo cittadino Nazareno Franchellucci ha postato questa mattina un affettuoso ricordo di Belgrado, legato proprio ai trascorsi calcistici comuni, quando il sindaco militava come secondo portiere nella squadra di cui Paolo era titolare tra i pali. “Ti voglio ricordare così, quando ti facevo da secondo e avevo l’onore di essere vicino ad una persona unica, prima ancora che ad un encomiabile atleta! Il tuo spirito e la tua sensibilità resteranno per sempre su questo mondo negli occhi e nel cuore di quello splendido angelo a cui tutti noi racconteremo che suo padre era veramente una grande persona! Ci mancherai….e tanto!”
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