Quei “mostri di gentilezza”
dell’Infanzia di Montone

FERMO - “Sicuramente non si è gentili solo per un giorno o per una settimana, ma in questo modo giocoso e divertente abbiamo piantato il semino che, curato e innaffiato, potrà far crescere nei bambini un modo di fare cortese ed educato che diventa, nel tempo, un'abitudine”, sostiene la dirigente scolastica Marinella Corallini

Dal 6 al 13 novembre (Giornata mondiale della gentilezza) i bambini della scuola dell’Infanzia di Montone hanno cantato, giocato, colorato, creato per conoscere parole e gesti gentili.

Si legge, infatti, dal diario di bordo della classe virtuale: “Abbiamo percorso sette tappe per sette giorni in cui abbiamo costruito l’albero della gentilezza che come frutti ha i cuori con le parole e i gesti che i bambini hanno individuato come cortesi. Abbiamo poi visionato il video “la bontà dei bambini” che insegna con poche e semplici immagini a non aver paura delle differenze; imparato una filastrocca di Rodari in cui non è vero che “chi fa da sé fa per tre” ma “chi ha cento amici fa per cento”; raccontato tante storie sulla gentilezza; giocato a “la ragnatela dell’amicizia: i bambini si mettono in cerchio e ad uno si affida il capo del gomitolo che deve essere poi lanciato ad un amico che, a sua volta, lo lancerà ad un altro e così via fino ad arrivare all’ultimo compagno, in tal modo si forma una grande ragnatela. Abbiamo inoltre costruito insieme a Geronimo Stilton tanti oggetti utili per diventare gentili: il gentilometro che misura la cortesia della sezione, gli occhiali a forma di stella o cuore che fanno vedere il mondo con occhi gentili, le chiavi che aprono le porte della gentilezza e tante attività prese dal sito www.mostridigentilezza.it. Infine, il 13 novembre abbiamo organizzato una piccola festa per i nostri “mostri di gentilezza” in cui abbiamo messo in campo tutti i giochi, le canzoni, le storie e le attività imparate in precedenza”.

“Sicuramente non si è gentili solo per un giorno o per una settimana, ma in questo modo giocoso e divertente abbiamo piantato il semino che, curato e innaffiato, potrà far crescere nei bambini un modo di fare cortese ed educato che diventa, nel tempo, un’abitudine”, sostiene la dirigente scolastica Marinella Corallini.


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