Sesta sconfitta in sei gare
per la Marcozzi Fermo,
esulta la capolista Pollenza

SERIE D - Nuovo k.o. per gli uomini di coach Pratesi che non riescono ad uscire dal tunnel negativo e non si schiodano dall'ultima posizione della classifica del girone A

FERMO – Ancora sconfitta per la Marcozzi Fermo che esce sonoramente battuta dal confronto con la capolista Fochi Pollenza. Il risultato finale di 54 a 84 dà l’idea di come sia evoluta la gara nei quaranta minuti. Ancora priva di Centonza e con Verdecchia e Ricci a mezzo servizio, la compagine fermana subisce da subito la verve avversaria che produce un parziale di 0 a 15 che annichilisce i padroni di casa. Parziale che si tramuteraà in un 8 a 25 della prima sirena con già dopo dieci minuti una seria ipoteca sulla gara da parte degli ospiti.

La squadra ha assolutamente bisogno di ritrovare fiducia e tranquillità nei propri mezzi oltre che recuperare gli indisponibili o chi gioca  e si allena a mezzo servizio. Certo un atteggiamento diverso è auspicabile in mezzo al campo da parte dei giocatori, che in alcuni frangenti sono sembrati arrendevoli. Il prossimo impegno per la Marcozzi sarà venerdi 23 a Fabriano contro i Bad Boys, sperando che il trend negativo sia giunto al capolinea in quest’ultimo match.

IL TABELLINO

FERMO 54: Verdecchia 12, Maroni 2, D’Onofrio 2, Hoxha 2, Cinti 9, Pierantozzi 5 Pelacani 8, Marota 8, Ricci, Mastroianni, Belleggia 6. All. Pratesi

POLLENZA 84: Vignati L. 4, Taborro ne, Vignati G. 12, Luciani C. 5, Mazzoleni R. 15, Grande 5, Cingolani 16, Uncini 17, Cerescioli, Merlini ne, Mari 5, Mazzoleni G. 5. All. Nicolò Luciani

PARZIALI: 8-25, 14-16, 21-21, 11-22

PROGRESSIVI: 8-25, 22-41, 43-62, 54-84

USCITI PER 5 FALLI: Belleggia (Fermo), Vignati L. (Pollenza)

LA CRONACA

C’è un leggero tentativo di reazione nel secondo quarto ma Pollenza controlla bene e va all’intervallo lungo con un rassicurante 22 a 41. La squadra è letteralmente frastornata, i tentativi di rianimarla da parte di coach Pratesi, ruotando tutti e 11 i giocatori a referto, sono vani. Le palle perse all’intervallo sono ben 13 ( ne saranno 28 alla fine), una montagna se si deve rincorrere l’avversario e sperare in un miracolo sportivo.

Al rientro dagli spogliatoi, un sussulto offensivo produce un ridimensionamento dello scarto a poco meno di 15’ dalla fine sul punteggio di 39 a 53, pur continuando il trend dei palloni gettati alle ortiche e dei tiri liberi sbagliati che in questo momento del match ne sono ben 11 ( alla fine sarà uno scarsissimo 11/26). Ma gli ospiti puniscono immediatamente ogni errore e all’ultima sirena sono ancora con un vantaggio rassicurante 43 a 62. L’ultimo quarto scorre via col divario che prende una dimensione sproporzionata.

 


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