di Pierpaolo Pierleoni
Trentacinque anni di storia, gli ultimi due di chiusura per una ristrutturazione completa ed ora, un nuovo capitolo tutto da scrivere. Inaugurata stamattina la piscina comunale di Porto Sant’Elpidio. Oggi il taglio del nastro, mentre già da domattina, con il nuoto libero, la struttura sarà aperta al pubblico. Da lunedì l’avvio dei corsi. Completamente rinnovato l’edificio, che anche esteticamente offre un colpo d’occhio diverso, dato che la muratura è stata sostituita da ampie vetrate, mentre all’interno prevale il colore rosso. Poco più di un milione di euro di investimento, la vasca è stata realizzata a sfioro sul bordo esterno, previsto un nuovo sistema di filtrazione e debatterizzazione a raggi UV che dimezza la quantità di cloro. Uno degli investimenti più significativi, in corso d’opera, ha riguardato la previsione di una centrale termica e di un nuovo impianto di areazione. Nel progetto di restyling anche il rifacimento di tribune, impianti, il rinforzo delle colonne, un nuovo controsoffitto e l’adeguamento del tetto, un sistema di riscaldamento a terra. L’ampiezza della vasca principale sarà sempre di 25 metri per 16,50 divisa in 6 corsie. Completamente ricostruiti anche gli spogliatoi, probabilmente uno dei punti deboli della vecchia piscina, ora molto più ampi e senza barriere architettoniche.
Tutti presenti per la riapertura, con la giunta guidata dal sindaco Nazareno Franchellucci al completo, i gestori della cooperativa Acquarium, i progettisti Gianluca Valeri ed Alice Falasca, il titolare della ditta esecutrice dei lavori David Cruciani. A benedire l’impianto don Matteo Sardellini.
“Abbiamo sostenuto un investimento importante, spero che tutti possano trovare qui la loro casa sportiva – sottolinea Gianni Ripa di Acquarium, affiancato da altri due soci storici come Renato Basili e Paola Mattiozzi – E’ passato tanto tempo da quel 29 gennaio 1983 in cui prendemmo la piscina. Di certo oggi consegniamo alle future generazioni una struttura migliore di quella che avevamo all’epoca. Potevamo effettuare interventi a macchia, abbiamo scelto una riqualificazione totale. La scelta di realizzare una nuova centrale tecnica ha comportato uno spostamenti di risorse e tempi, ma crediamo di aver realizzato qualcosa di importante e tecnologicamente all’avanguardia. Tutto va nella direzione di un maggiore comfort e sicurezza per i fruitori”. Fuori c’è anche una vasca che verrà riattivata in vista della bella stagione ed ospiterà le colonie estive. In prospettiva, non si escludono investimenti futuri. Nei mesi scorsi si parlava di una struttura accessoria in legno per spazi wellness. Il lato che si affaccia verso il parcheggio potrebbe diventare in futuro, come sottolinea Ripa, “l’ingresso verso nuove strutture che potrebbero fornire ulteriori servizi. Valutiamo, non si finisce mai di migliorare”.
Non manca una dedica a Fausto Patrignani, uno dei membri storici di Acquarium, mancato qualche anno fa. “E’ sempre con noi, gli intitolammo la piscina poco prima della chiusura per lavori, questa è l’occasione per dedicargli ufficialmente questa struttura”. C’è anche la moglie di Patrignani, che ringrazia perchè “Fausto rimane nella memoria di questa piscina. Con lui mi piace ricordare altri angeli custodi che ci hanno lasciato, come Maurizio, Franco e Raffaella”.
Il sindaco Nazareno Franchellucci ringrazia la cooperativa, i progettisti e gli esecutori dei lavori, Cinzia Giorgetti e Pamela Malvestiti per la stesura del bando per la gestione della piscina. Due le parole sottolineate dal primo cittadino. “La prima è: finalmente, come tanti cittadini hanno detto quando Acquarium ha annunciato la data di riapertura. C’era tanta attesa, in molti hanno fatto un pellegrinaggio in altre strutture in questi anni di chiusura, ora si potrà notare la differenza perchè credo davvero che questa nostra piscina sia migliore di ciò che si trova in altri impianti. Qualcuno ha usato un’altra parola: ritardo, ma è un errore. Vorrei sostituirla con: coraggio. Oggi abbiamo davanti un grande atto di coraggio dei gestori della cooperativa. Sono stati gli unici a partecipare ad un bando nazionale, potevano effettuare i primi lavori e riaprire in pochi mesi, per poi realizzarne altri negli anni seguenti. Invece hanno voluto donare alla collettività una struttura completamente nuova. Uno sforzo economico e di cuore che merita la nostra gratitudine”.
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