Da sin. Fabio Marini, Fabrizio Felici e Alessandro Properzi
di Sandro Renzi
Fuoco incrociato sull’amministrazione Loira. Alle critiche dell’opposizione che denuncia ritardi nell’organizzazione del Natale, si aggiungono ora quelle di alcuni operatori che fanno capo all’Associazione commercianti del centro. Non c’è solo la pista di ghiaccio ad accendere gli animi e non ci sono solo gli ambulanti con il loro ricorso al Tar a far disperare in queste ore la giunta. Diversi titolari di pubblici esercizi chiedono che il primo cittadino metta mano all’esecutivo per sostituire tanto la Baldassarri quanto Vesprini, rispettivamente assessori al turismo ed al commercio. Non è solo, o forse non è più solo una questione di Natale. E Fabio Marini, portavoce dell’associazione, lo ha detto chiaramente questa mattina in conferenza stampa. “Abbiamo fatto solo passi indietro negli ultimi anni. Basta girare un po’ per le vie del centro e ci si accorge che il commercio sta esalando l’ultimo respiro. Ad imperare è il vuoto. Se vogliamo cambiare qualcosa i margini ci sono ancora, ma una reazione incisiva non può prescindere dalla sostituzione dei due assessori che hanno deleghe importanti per l’economia sangiorgese. Ma da quando hanno assunto queste deleghe non abbiamo registrato alcun passo avanti”. Marini e gli altri partono dal Natale. “Il ritardo con cui questa amministrazione è partita è evidente. Si doveva cominciare a parlarne almeno un paio di mesi fa. Ribadire che qui a Porto San Giorgio si inaugurerà il cartellone come sempre l’8 dicembre non ha senso nel momento in cui altri comuni hanno già iniziato. Non si tratta di fare una gara ma di prendere atto che le cose sono cambiate”.
Marini parla anche della pista di ghiaccio. “Non entro nel merito della vicenda, mi limito però a constatare che la pianificazione doveva essere fatta prima e forse si sarebbe evitata questa frattura. Se gli ambulanti scelgono Porto San Giorgio dobbiamo comunque ringraziarli”. Critiche a tutto tondo, quelle degli operatori commerciali, che lamentano “la totale assenza di politiche a nostro sostegno”. Chiedono insomma una svolta radicale a Loira. “Il paese è morto e non si può pensare di intercettare le persone con iniziative simili. Gli incassi sono calati a picco. Abbiamo bisogno di figure tecniche e non politiche per questi due settori. E di includere altre realtà oltre alla Confcommercio ed all’Ataf“. Marini chiede pure che i consiglieri comunali si assumano la loro parte di responsabilità, oltre agli assessori, “per cambiare le cose” .
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