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Corse clandestine nel parcheggio
sotterraneo, nei guai duecento giovani

ANCONETANO - L'operazione denominata "Fast and Furious" ha portato alla scoperta di un giro di corse di auto fuoriserie modificate che da giorni si svolgevano all'interno di un parcheggio sotterraneo. Il tam tam sui social e dalle 22 il raduno nei pressi del centro commerciale. Denunciate 6 persone

Scoperto un giro di corse di auto clandestine in un parcheggio sotterraneo, fermati dalla polizia oltre 200 giovani. Sei i denunciati, considerati come i possibili promotori dell’iniziativa. È il risultato dell’operazione denominata “Fast and Furious” che ha coinvolto nella nottata di venerdì scorso 50 poliziotti tra squadra mobile, volanti, polizia stradale, commissariato di Osimo, polizia scientifica, insieme al personale dell’istituto di vedetta Mondialpol, che da qualche giorno avevano segnalato un via vai sospetto di auto di lusso e fuori strada nel parcheggio.

Il tam tam partiva dai social, in particolare Facebook ed Instagram con i dettagli sul luogo e l’orario “dell’evento”. Intorno alle 22 il via ai preparativi con l’arrivo a scaglioni di numerosissimi giovani dell’hinterland osimano alla guida di auto fuoriserie con carenature di tipo sportivo. Proprio come nelle sere precedenti anche ieri sera le riprese del circuito di sorveglianza registravano l’arrivo delle auto di lusso modificate in assetto sportivo. Solo che a differenza delle notti precedenti, i 50 poliziotti delle diverse specialità erano appostati nei pressi del centro commerciale. Agli agenti è bastato aspettare che gli improvvisati “piloti” si radunassero nel luogo di “gara”, monitorati dai video della sala operativa dell’Ikea per far poi scattare l’operazione. Sul posto sono stati controllati circa 200 giovani che sfoggiavano i loro potenti bolidi. Autovetture per centinaia di migliaia di euro modificate e allestite con carenature d’eccellenza, ribassate e sportive. Tra i numerosissimi ragazzi e ragazze presenti, i poliziotti della squadra mobile sono riusciti ad identificare gli organizzatori dell’evento ampiamente pubblicizzato su Facebook e Instagram.

Oltre agli accertamenti sugli autoveicoli eseguiti dalle pattuglie della polizia stradale, la squadra mobile ha segnalato alla procura di Ancona i nominativi dei 6 giovani ritenuti i promotori dell’iniziativa.


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