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Petrini commenta la sconfitta: “Felice di averci provato, spero che Gostoli si faccia carico
dei problemi del partito”

FERMO - Il candidato sconfitto commenta il risultato: "L'esito complessivo era scontato; mi aspettavo qualcosa di più nel Fermano, incredibile l'affluenza nelle zone montane. E' stato un congresso un po' monco, sarebbe stato bello poter incontrare ovunque iscritti e simpatizzanti"

di Pierpaolo Pierleoni

“Un amico mi ha detto: nel continente siamo andati bene, nelle isole non ci hanno fatto sbarcare”. Esordisce con una battuta Paolo Petrini, commentando la sconfitta alle primarie per la segreteria regionale del Pd contro il pesarese Giovanni Gostoli. Un risultato complessivo “ampiamente atteso, dato che a Pesaro ed Ascoli non avevamo la lista dei delegati. Sono comunque felice di essermi candidato. Finalmente il Pd ha avuto un vero congresso regionale, anche se è stato un po’ monco. Se gli iscritti e simpatizzanti non riesci a incontrarli ed a parlare della tua visione di partito, manca qualcosa. Dove è stato possibile farlo, vedi a Senigallia, malgrado dall’altra parte ci fosse il sostegno del sindaco Mangialardi e la Amati capolista, abbiamo vinto”.

Si aspettava qualcosa di più dal suo Fermano, Petrini, dove ha perso, se pur di misura. “Si, potevo attendermi qualcosa in più, ma abbiamo avuto un’affluenza davvero eccezionale in alcune zone, in particolare in montagna. Se guardiamo alle percentuali di partecipazione a Smerillo e Montefalcone, giusto per fare un esempio, anche confrontandole alle precedenti primarie, il dato è sorprendente”.

Resta sul tavolo, secondo l’ex parlamentare e vicegovernatore, “tutta la preoccupazione che abbiamo evidenziato in questo congresso sulla situazione del partito nel territorio regionale. Siamo in difficoltà e dobbiamo affrontare i problemi. Mi auguro e sono convinto che Gostoli se ne farà carico, è un ragazzo capace”.

Quanto al suo futuro nel Pd marchigiano, Petrini non si sbilancia: “Il mio è il ruolo di un semplice iscritto e militante del Partito democratico, avrò il posto che ho sempre avuto. Il Pd rimane l’unico partito capace di rappresentare un’alternativa reale e seria alla sciagura che ci troviamo oggi al governo”.


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