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Rapporto tra abitanti
e imprese ‘performanti’, Esg89:
“Montegranaro il più virtuoso”

MONTEGRANARO - Giovanni Giorgetti (ESG89): "Nel rapporto abitanti/imprese performanti nelle Marche il comune del sindaco Mancini risulta primo seguito da Castelfidardo e Osimo Cuoio-pelle e meccanica settori dominanti – La scuola si orienti per formare le professioni"

Dall’analisi dei bilanci delle migliori società di capitali regionali pubblicati nell’Annuario economico delle Marche 2019-2020 di Esg 89 Group è il comune di Montegranaro a risultare il più performante. “Sono state analizzate le società con valore della produzione superiore a un milione di fatturato che – spiegano dalla Esg 89 – hanno registrato un utile di esercizio in rapporto al numero di abitanti. Ebbene dall’istantanea scattata il comune guidato dal sindaco Ediana Mancini ha registrato una percentuale di 0,63%.
Su 12.900 abitanti sono ben 81 le società che hanno rispettato i valori di analisi. I settori più numerosi? Cuoio-pelle e commercio.
In seconda posizione il comune di Castelfidardo: su 18.600 abitanti le società performanti sono risultate 101 con una percentuale dello 0,54%. In questo caso i settori trainanti per numerosità risultano essere quelli manifatturieri per eccellenza: meccanica, gomma-plastica e elettronico.
Il terzo comune in classifica è Osimo. Il comune guidato da Simone Pugnaloni che conta 34.900 abitanti ha registrato una percentuale dello 0,44% con 155 società performanti. In testa il comparto della meccanica, seguito dall’edilizia e dal commercio.

Pesaro – aggiungono dalla Esg89 – è il primo comune fra le province marchigiane. Guidato da Matteo Ricci ha registrato una percentuale pari a 0,32% con 307 aziende performanti. Anche Pesaro annovera fra i settori più numerosi la meccanica, seguito da legnoarredamento e dal commercio. Il capoluogo di regione è molto sotto nella classifica con 265 società performanti e una percentuale di 0,26%. Ancona è caratterizzata dalla presenza prevalente di industrie della meccanica, del commercio e dei trasporti marittimi e aerei. Appena sotto appaiate Ascoli Piceno, Macerata e Fermo con un percentuale di 0,25%. Su Ascoli Piceno prevale la meccanica, su Fermo il comparto del cuoio-pelle e su Macerata il commercio”.

“L’analisi sui bilanci d’esercizio delle società di capitali regionali dei vari Comuni – commenta Giovanni Giorgetti analista economico e Ceo di Esg89 Group – evidenzia due prerogative diffuse. La prima è legata ai comparti più performanti. La meccanica e il cuoio-pelle, in alcune aree della regione, sono i protagonisti assoluti per numerosità e risultati.
Parlando della meccanica il settore considerato da sempre poco fashion e quindi slegato dalla comunicazione tradizionale e se vogliamo anche poco desiderato dai ragazzi in cerca di occupazione, sarà uno dei pochi, anche nelle Marche, che potrà assorbire forza lavoro.
Non pensiamo – prosegue fiducioso Giorgetti – alle officine di un tempo, sporche di grasso, cupe e dove in tuta blu come nel film interpretato da Charlie Chaplin, Tempi Moderni l’operaio meccanico era costretto a compiere sempre gli stessi gesti a causa dei disumani ritmi che imponeva la catena di montaggio e per questo impazzisce e finisce in ospedale. Ora con l’introduzione della tecnologia, dell’innovazione, del digitale, dei big data, dell’Iot ci troviamo molto spesso di fronte a meravigliose industrie anche nella sub-fornitura, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, ma con la capacità di entrare nella cosiddetta catena del valore e contribuire a penetrare nei mercati di mezzo mondo.
Per il comparto cuoio-pelle, di contro, si è assistito negli ultimi anni ad un riposizionamento complessivo, con delle punte di diamante che hanno saputo, attraverso l’innovazione e il marketing digitale, posizionarsi sui mercati mondiali.
La seconda prerogativa è prospettica. Cosa fare per assecondare le Pmi operanti nei comparti ‘del fare’ da parte del mondo della scuola? Una vera e propria rivoluzione. Le Marche hanno la strada obbligata della formazione legata essenzialmente all’industria manifatturiera e ai servizi ad essa connessa con particolare orientamento alla conoscenza delle nuove tecnologie, del’ingegneria, del digitale, dell’internet of things e dei big data”.


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