Chemio senza perdita dei capelli,
inaugurato il caschetto Dignicap:
dono di Banca Macerata a Oncologia

SANITA' - Lo strumento serve anche a sostenere psicologicamente i pazienti in cura. Tramite l'abbassamento della temperatura a zero gradi ne riduce quasi totalmente la caduta

La cerimonia di inaugurazione

di Marco Ribechi (foto di Fabio Falcioni)

Un caschetto per ridurre o annullare del tutto la caduta dei capelli per i pazienti sottoposti a chemioterapia. E’ la donazione che Banca Macerata ha fatto all’ospedale della città, inaugurata questa mattina al reparto di oncologia. Il macchinario, chiamato Dignitana, consiste in una postazione mobile capace di trattare contemporaneamente due pazienti in terapia. Tramite un graduale abbassamento della temperatura, fino a zero gradi circa, e un sistema di caschetti denominati Dignicap, consente senza alcun fastidio una drastica riduzione della caduta dei capelli per sostenere psicologicamente i pazienti, soprattutto donne, costretti ad effettuare cicli di chemio. «Abbiamo iniziato ad usarla sulle prime pazienti già alla fine di novembre – spiega Nicola Battelli, primario di oncologia – in questi giorni ho ricevuto un messaggio molto toccante di una giovane ragazza che ringraziava per non aver perso i capelli. E’ con questo spirito di servizio  verso i pazienti che avevamo chiesto il supporto della banca del territorio e devo dire che fin da subito tutti si sono dimostrati molto disponibili alla donazione».

I vertici della Banca di Macerata che ha donato lo strumento, Loris Tartuferi e Ferdinando Cavallini

Dopo i ringraziamenti del presidente onorario della banca, Loris Tartuferi, anche le parole del presidente Ferdinando Cavallini: «Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del dottor Battelli proprio perché faceva forza sul desiderio di alleviare le sofferenze psicologiche a chi fa terapia. E’ un passo della Banca verso il sociale, proprio questo è il valore di avere un istituto di credito del territorio la cui crescita ritorna direttamente sul tessuto sociale che la sostiene». «E’ un esempio del senso etico dell’imprenditore attento a chi sta nella parte in ombra della società» aggiunge il direttore generale Rodolfo Zucchini. A far da tramite tra l’ospedale e la banca è stata la Casa Accoglienza Onlus, l’associazione di volontariato che fornisce ospitalità gratuita ai pazienti in Day Hospital: «Una donazione non è mai automatica ma ha bisogno di un lungo iter burocratico – spiega il presidente Claudio Gigli – come associazione siamo sempre disponibili ad ogni richiesta dell’Asur e del reparto di oncologia e ci siamo impegnati per accelerare le tempistiche».

Per l’Area Vasta 3 il direttore Alessandro Maccioni: «E’ una testimonianza di come l’ospedale maceratese sia in costante crescita, soprattutto ora che il reparto di oncologia è stato trasferito in una sede più salubre e accogliente. Proprio in questi giorni a livello regionale abbiamo superato i mille trapianti con un anno di anticipo. Il 19 dicembre faremo un evento per mostrare l’attività dell’ospedale dal 1938 ad oggi». «Voglio ringraziare personalmente Banca Macerata – chiude l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – per essere intervenuta sul territorio. Oltre al sisma abbiamo anche avuto un terremoto economico causato dal fallimento di Banca Marche da cui ancora stentiamo a rialzarci. Banca Macerata sta facendo di tutto per diventare la banca del territorio anche grazie a queste importanti collaborazioni».

il direttore Maccioni e l’assessore regionale Sciapichetti

Nicola Battelli


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