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Confronto tra studenti del Montani e Provincia Martedì manifestazione per chiedere più sicurezza

FERMO - Stamattina assemblea studentesca con numerose domande poste da studenti e professori al vice presidente Pompozzi. L'11 dicembre iniziativa alla quale sono state invitati anche gli altri istituti

redazione CF

“A scuola per vivere, non per morire”. È un titolo di grande impatto quello scelto dagli studenti del Montani di Fermo per la manifestazione che si terrà l’11 dicembre

“In seguito al recente sequestro preventivo del Triennio – scrivono gli stessi giovani – ci troviamo in una situazione di estremo disagio, in quanto ora come ora la struttura che ospitava uffici, laboratori, aula magna e 10 classi non  più accessibili. La sicurezza nelle strutture scolastiche non può continuare ad essere trascurata, le istituzioni non possono continuare a non preoccuparsi per la sorte degli studenti e degli insegnanti. Tali motivazioni ci hanno spinto a muoverci, perché non possiamo restare impassibili di fronte alle strutture scolastiche che cadono letteralmente a pezzi. Per questo martedì 11 dicembre scenderemo in piazza, per difendere il nostro diritto allo studio invitando tutti gli studenti, i professori, i genitori e tutta la cittadinanza a partecipare”.

Intanto, questa mattina nella palestra Montani si è tenuta un’assemblea studentesca molto partecipata, alla quale sono intervenuti la dirigente Margherita Bonanni ed il vice presidente della Provincia Stefano Pompozzi. Se la prima ha illustrato la difficile situazione del Triennio a seguito del sequestro disposto dalla Procura una settimana fa, Pompozzi ha voluto elencare gli interventi fatti dalla Provincia, rispondendo alle numerose domande di studenti e professori.

“Vogliamo risposte e soluzioni tempestive perché così non è più possibile andare avanti – ribadiscono i rappresentati degli studenti -. E’ stato chiuso un plesso senza un minimo di preavviso e sia noi che la Preside e i docenti siamo stati lasciati così, con classi sparpagliate ovunque. Ma i laboratori sono quasi tutti al Triennio ed in questo modo viene messa in difficoltà l’attività scolastica dell’Iti, che è un istituto tecnico dove la pratica è fondamentale. Stamattina abbiamo colto l’occasione per pubblicizzare la manifestazione dell’11, alla quale invitiamo a partecipare tutte le scuole. La sicurezza degli edifici scolastici è un tema che riguarda tutti, quindi anche genitori e professori sono stati invitati a prendere parte”.


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