di Alessandro Giacopetti
Sc-Arti d’autore è il titolo di una iniziativa pensata da Stefano Luzi, titolare dell’azienda metalmeccanica fermana Treelle che punta a valorizzare gli scarti di lavorazione trasformandoli in opere d’arte. Gli impiegati dell’azienda, dagli operatori di produzione agli amministrativi, sono stati suddivisi in sette gruppi di lavoro composti da 10 persone ciascuno per arrivare a produrre degli oggetti frutto della bravura degli stessi. Tema: l’Europa. Obiettivo: la loro vendita ad un’asta di beneficenza che si terrà sabato 15 dicembre alle 18.30 presso il cortile di palazzo Azzolino, lungo il corso di Fermo. Le opere saranno quindi presentate al pubblico e vendute. Resteranno esposte fino al 6 gennaio. L’iniziativa è stata presentata oggi presso la sede della Carifermo Spa, uno dei partner di Sc-Arti d’autore.
Nel dare il benvenuto ai presenti, Alessandra Vitali Rosati, AD della Carifermo Spa, ha definito l’iniziativa “fonte di soddisfazione perché mette al centro la figura dell’individuo e la sua crescita professionale e umana. Una iniziativa che va nella giusta direzione: parte dalla persona per creare un equilibrio tra l’intelligenza e il saper fare”.
“Una iniziativa – ha aggiunto Francesco Trasatti, vicesindaco di Fermo – pensata da Stefano Luzi come mostra di opere create dai dipendenti Treelle. Parte dalla visione aziendale che aveva Andriano Olivetti, grande industriale italiano, che vede viaggiare insieme azienda, imprenditore e dipendenti. Un tipo di approccio giusto che si può estendere anche nei rapporti tra aziende, istituzioni e istituti di credito”, ha concluso il vicesindaco Trasatti.
Stefano Luzi, ideatore di Sc-Arti d’autore e titolare Treelle ha esordito dicendo: “Enrico Mattei e Adriano Olivetti sono i miei due punti di riferimento perché vedono l’uomo come punto centrale dell’azienda e non schiavo del macchinario. E’ importante avere collaboratori con mentalità aperta, capaci di creare opere d’arte, arte che va a stimolare la loro autostima. Anche il mecenatismo è importante in quanto l’arte va pagata e qui entrano in gioco Carifermo e BCC di Civitanova che sono al fianco dell’iniziativa, in quanto banche piccole a misura d’uomo e presenti nel territorio. Il tema centrale – ha spiegato ancora Stefano Luzi – è il modo in cui viviamo il concetto di Europa, tematica importante e che ci riguarda da vicino”.
Stefano Cecarini, responsabile marketing della BCC Civitanova Marche ha aggiunto: “Partecipiamo perché questa iniziativa fuori dal comune mette in risalto l’individuo e mi auguro sia da esempio per altri imprenditori del territorio affinché siano altrettanto lungimiranti”.
Giacomo Ortenzi, architetto titolare dello studio “Ossigeno” ha precisato: “La qualità degli oggetti realizzati certifica l’artigianalità dell’azienda e la preparazione dei dipendenti. Li porta a riflettere, arricchirsi, socializzare”.
“L’obiettivo è renderla biennale – ha rivelato poi Stefano Luzi – e allargarla alla partecipazione di altre aziende, visto che di eccellenze e di imprenditori illuminati ce ne sono nel territorio. Il ricavato andrà alla scuola Don Ricci Artigianelli di padre Sante, che insegna un mestiere ai ragazzi, preparandoli all’ingresso nel mondo del lavoro”.
Uno degli obiettivi della prima edizione di Sc-Arti d’autore è, quindi, fornire un nuovo valore ai materiali di scarto, affidandoli alle maestranze altamente qualificate dell’azienda, attraverso l’uso di macchinari, progettazione 3D e Cam.
Componenti del comitato di valutazione: Francesco Trasatti, Stefano Papetti, Alessandra Vitali Rosati, Marco Moreschi, Giacomo Ortenzi, Mauro Amurri.
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