PORTO SAN GIORGIO – Ci sono volute ben tre settimane e due partite di campionato, con in mezzo la sospensione dopo le tragiche morti di Corinaldo, per restituire la fiducia ai ragazzi di Save The Youths dopo le “vicissitudini” vissute in occasione di un match ad inizio novembre, che aveva portato alla squalifica del campo, di un dirigente e ad una ammenda.
Quella di ieri, domenica, al “Luca Pelloni” di Porto San Giorgio, al di là del risultato che ha sorriso ai richiedenti asilo e volontari di Save The Youths, è stata realmente “una partita perfetta“: grande correttezza in campo, arbitraggio impeccabile e autorevole, zero ammoniti, abbracci e foto finale tutti insieme.
Insomma una vittoria dello sport come confronto leale. E insieme alla fiducia e alla serenità, è tornato anche il sorriso sui volti dei giocatori africani e dei volontari, consapevoli che lo sport, quando non prevalgono il pregiudizio e l’esasperazione, può essere davvero veicolo di fratellanza e uguaglianza.
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