Da sinistra Renato Ventrone, comandante della stazione di Castelraimondo, il capitano Roberto Cara, comandante della Compagnia di Camerino, e Nicola Pagano, comandante della stazione di Fiuminata
di Monia Orazi
Una denuncia e due uomini in manette. Si è conclusa così l’indagine “Aquile nere” dei carabinieri che per 24 ore hanno inseguito una banda di uomini ricercati per furto e che martedì avevano forzato un posto di blocco a Fiuminata. Una operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Camerino che si è conclusa nel tardo pomeriggio di ieri a Castelraimondo con la cattura di tre malviventi: si tratta di due albanesi (entrambi arrestati), e di un italiano che vive nel Fermano (denunciato) che ha raggiunto i due uomini ieri a Pioraco con un’auto sulla quale poi sono stati tutti catturati.
I due albanesi sono ritenuti autori di furti in appartamenti in tutto il Maceratese, nella zona del cratere, e nel centro nord Italia. Ma l’indagine nasce alcuni giorni fa, il 12 dicembre, dopo la segnalazione di un furto: i militari hanno svolto accertamenti che hanno consentito loro di individuare una banda di malviventi che, utilizzando un’Audi A4, risultata rubata a Varese nel luglio scorso, compivano furti in provincia.
Alle prime attività di indagine di carattere tradizionale i carabinieri hanno affiancato ulteriori iniziative investigative per dare un nome ai tre malviventi. I militari hanno ricostruito il modus operandi della banda che aveva dei ben collaudati meccanismi e una non comune scaltrezza nell’operare.
Colpivano dopo aver svolto accurati sopralluoghi e agivano con diversi strumenti da scasso e attrezzatura tecnica come jammer e apparati radio (per non essere individuati con l’esame di tabulati e celle telefoniche) e auto veloci. Martedì però le cose sono precipitate per i malviventi. Quel pomeriggio a Esanatoglia durante il corso di controlli mirati, i carabinieri della Compagnia di Camerino, dopo essere intervenuti in un’abitazione dove poco prima c’era stato un furto, avevano intercettato a Fiuminata l’Audi A4 usata dai due albanesi. I malviventi avevano forzato il posto di blocco ed era nato un inseguimento rocambolesco che si era concluso in località Quadreggiana, a Fiuminata, dove i malviventi avevano abbandonato l’auto dopo aver perso il controllo della vettura per poi fuggire a piedi nelle campagne. Due in quel momento i fuggitivi e non tre come sembrava all’inizio.
Nell’auto i carabinieri hanno trovato parte della refurtiva del colpo messo a segno a Esanatoglia, altri oggetti d’oro (la cui provenienza è in corso di accertamento), arnesi da scasso (frullino, mazza ferrata, piede di porco, cacciaviti ed altro). Per tutta la notte tra martedì e ieri sono continuate le ricerche. Poi la mattina di ieri è arrivata ai carabinieri la segnalazione su due degli indaganti visti località Pontile di Fiuminata vicino ad un casolare agricolo. La zona è stata raggiunta da numerose pattuglie. Poche ore dopo nella zona dello stadio i carabinieri hanno intercettato l’auto che nel frattempo i malviventi si erano procurata: una Audi A4 di colore rosso amaranto. Alla vista dei carabinieri due dei malviventi hanno tentato la fuga a piedi. Uno è rimasto in auto. I due uomini scesi dalla vettura sono stati bloccati immediatamente dopo una breve colluttazione con i militari. Il terzo uomo, un italiano che vive nel Fermano, è entrato in gioco ieri quando a Pioraco ha raggiunto i due albanesi con un’auto e li ha caricati. Nel complesso: i fermi, per i due soggetti che sono stati portati in carcere a Montacuto di Ancona. Entrambi sono ritenuti responsabili di 3 furti in abitazioni compiuti nel pomeriggio di martedì a Esanatoglia e di ricettazione dell’autovettura che avevano abbondonato sempre martedì. Denunciato il proprietario e conducente dell’Audi A4 rosso amaranto. Il residente nel Fermano, a seguito di perquisizione del veicolo deteneva, senza giustificato motivo, un coltello a serramanico di genere proibito.
Il senatore Paolo Arrigoni della Lega si è complimentato per gli arresti. «Grazie ad una brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Camerino nella giornata di ieri sono stati assicurati alla giustizia tre ricercati – dice il senatore della Lega –, sospettati di essere gli autori di numerosi furti nel Maceratese. Per conto delle istituzioni e anche a nome del ministro dell’Interno Matteo Salvini, desidero esprimere al capitano della Compagnia di Camerino Roberto Cara e ai suoi uomini il mio più sincero ringraziamento e complimentarmi per la brillante operazione che è stata portata a termine. Soltanto la grande tenacia di questi uomini in divisa, che non hanno esitato ad inseguire i malviventi a piedi nella neve, ha permesso di catturare tre individui pericolosi». Arrigoni sottolinea anche che «ancora una volta l’Arma ha lavorato efficacemente per garantire la sicurezza di tutti noi. A loro, dunque, non posso che ribadire i miei sentimenti di stima e ammirazione, e l’impegno da parte della Lega di dare opportuno compimento, anche nel territorio marchigiano, alle politiche volute dal ministro Matteo Salvini ed in particolare alla necessaria, concreta, vicinanza al servizio delle nostre forze dell’ordine».
(Servizio in aggiornamento)
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