Sant’Elpidio a Mare, sindacati sul piede di guerra con l’Amministrazione: “Ritardo di riorganizzazione inaccettabile”

SANT'ELPIDIO A MARE - Dura presa di posizione da parte di sigle sindacali e rappresentanti dei dipendenti comunali: "Nell'ultimo decennio un triste risultato: dipendenti ridotti, con maggiori responsabilità e con fondi contrattuali tagliati"; il 10 gennaio assemblea dei lavoratori, che si dicono pronti ad ogni possibile azione sindacale

“Ritardo inaccettabile nella riorganizzazione dell’Ente e del personale”. E’ la stroncatura delle organizzazioni sindacali nei confronti del comune di Sant’Elpidio a Mare, a firma di FP CGIL, CISL FP dell’area territoriale di Fermo e Rsu del Comune. I sindacati evidenziano che una “costante collaborazione, oltre ad essere prevista, avrebbe potuto offrire un contributo propositivo e costruttivo, come peraltro già auspicato nella nota della RSU del 13 dicembre”.

Gli scriventi lamentano un “triste risultato che caratterizza questi ultimi dieci anni, ovvero che il personale da circa 103 unità è passato a n.68 dipendenti, generando non solo un aumento costante dei carichi di lavoro e delle responsabilità, ma anche il disagio professionale ed economico, alla luce dei tagli subiti sui fondi contrattuali. A farne le spese sono stati, purtroppo, anche i cittadini elpidiensi con la mancata implementazione di alcuni servizi, ormai ridotti ai minimi termini”.

Secondo Cgil, Cisl e rappresentanti sindacali dell’ente, “ora, a causa di ritardi annosi ed ingiustificabili, il personale si trova addirittura ‘incarcerato’ in questo Ente, con l’impossibilità di vedere corrisposte legittime aspettative di mobilità: il più recente atto di indirizzo in materia ne è la prova lampante, anche se poi è seguita una sorta di confusa presa di distanza da quanto precedentemente deliberato. FP CGIL, CISL FP e la RSU, inoltre, rilevano che l’Amministrazione ad oggi è in ritardo anche nel chiudere gli accordi raggiunti e sottoscritti il 16 novembre, provocando, come negli anni passati, un ulteriore disagio e malessere ai dipendenti che dopo aver svolto il proprio lavoro nelle condizioni sopra descritte, si ritrovano a dover aspettare anni prima di ricevere i compensi spettanti del salario accessorio: anche questo non è più accettabile, né tollerabile”.

Di conseguenza, la delegazione sindacale annuncia un’assemblea con i dipendenti per la mattina del 10 gennaio, alle 9.30, in sala consiliare, “al fine di prendere decisioni in merito, riservandosi fin d’ora ogni possibile azione sindacale finalizzata a salvaguardare la qualità dei servizi resi al cittadino, il benessere dell’ambiente lavorativo, la professionalità, il potere economico e stipendiale, nonché i loro diritti sanciti dalla Costituzione, dalla normativa vigente in materia e dai Contratti collettivi nazionali di lavoro”.


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