di Pierpaolo Pierleoni
Hanno forzato una porta, sono entrati nel seminterrato ed hanno svuotato alcuni estintori lungo i corridoi e le aule, oltre a danneggiare diversi libri. Un grave atto vandalico, quello consumato la notte scorsa alla scuola media Galilei di Porto Sant’Elpidio. Ignoti hanno srotolato dei tubi custoditi a scuola in caso di emergenza incendi, hanno vuotato degli schiomogeni, lasciando una lunga scia di polvere bianca sul pavimento, non paghi sono usciti, hanno disseminato nell’area verde fuori da villa Murri fogli strappati da alcuni libri trovati all’interno della scuola e vuotato un ultimo estintore all’aperto.
Sul posto stamattina sono intervenuti gli agenti della polizia locale ed il personale della Questura di Fermo, supportato dalla polizia scientifica, alla ricerca di elementi utili alle indagini. Numerose le impronte ed altre tracce lasciate dai responsabili all’interno dell’edificio, elementi che fanno ben sperare nella risoluzione del caso.
Indignata la reazione del sindaco Nazareno Franchellucci, che si è recato sul posto. “Un atto gravissimo. Non c’è limite alla vergogna. Nessuno di noi, nè delle forze dell’ordine, lascerà nulla al caso. Stiamo facendo di tutto, già da stamattina, per inchiodare chi stanotte ha pensato di ‘spassarsela’ alla scuola Galilei”.
Oltre al gesto vandalico, non si escludono collegamenti con un’azione di controlli a tappeto delle forze dell’ordine eseguita nelle ore precedenti. La notte prima dell’irruzione alla Galilei, proprio nei dintorni della scuola, area tenuta sott’occhio da tempo dalle forze dell’ordine per movimenti sospetti in orario serale, è stata eseguita un’ispezione interforze per la repressione del traffico di stupefacenti. Un’attività che ha portato al controllo di oltre 20 persone, in particolare giovanissimi, alcuni anche minori. Vista la quasi contemporaneità tra i due episodi, si sta valutando la possibilità di una correlazione. Che si sia trattato di un gesto di sfida, quasi una rappresaglia verso i controlli antidroga delle forze dell’ordine? Un’ipotesi abbastanza inquietante, che renderebbe ancora più grave quanto appena avvenuto.
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