Piattaforme Edison, l’assessore Ferracuti frena: “Nessuna certezza sui pagamenti futuri”

PORTO SANT'ELPIDIO - La responsabile del bilancio ritiene inattuabili le proposte di Marcotulli sulle somme che Edison verserà per le piattaforme: "Edison non ha mostrato la volontà di regolarizzare gli anni a seguire, inoltre la normativa è cambiata e andranno ricalcolate le somme dovute dal 2017 in poi"

La proposta del consigliere Marcotulli? Inattuabile. Primo, perchè è vero che Edison ha raggiunto con l’accordo col comune di Porto Sant’Elpidio per pagare Ici ed Imu dovute dal 2001 al 2015, chiudendo tutti i contenziosi. Ma non c’è alcuna certezza che verserà regolarmente l’imposta sugli immobili d’ora in avanti. Secondo, essendo cambiata la normativa, la somma dovuta andrà ricalcolata e non c’è certezza sulla quantità da versare. A precisarlo è l’assessore al bilancio Emanuela Ferracuti, che ritiene “del tutto utopica” la proposta formulata dal capogruppo di Fratelli d’Italia. Marcotulli aveva esortato a stanziare i 330.000 euro annui di Imu dovuti da Edison per gli anni a venire per programmazione turistica ed edilizia scolastica.

“A metà dicembre il Comune ha sottoscritto un accordo di concilazione fuori dal giudizio in relazione alle pendenze Ici ed Imu per il periodo 2001-2015 che la Edison aveva nei confronti dell’Ente per le due piattaforme Sarago e Vongola – ricorda l’assessore – Un percorso lungo e tortuoso che si è concretizzato con l’incasso di 4.329.000 euro e la chiusura del contenzioso fino al 2015”.

Entrando nello specifico della proposta di Marcotulli, “investire i 330.000 euro annui relativi all’Imu delle piattaforme in programmazione turistica ed edilizia scolastica è del tutto inattuabile – sottolinea Emanuela Ferracuti. In prima battuta perchè la Edison ha voluto mettere fine ad un contenzioso saldando i sospesi fino al 2015, ma non ha mostrato la volontà di regolarizzare gli anni a seguire e per i quali l’ente dovrà in primo luogo emettere gli avvisi di accertamento ed eventualmente continuare con la riscossione coattiva, fino ad arrivare, nella peggiore delle ipotesi, ad un percorso giudiziario. Stiamo parlando quindi di somme sicuramente da non considerare come acquisite stabilmente nel bilancio comunale”.

Incerto anche il quantum da versare. “Neanche tale dato sembra certo o in qualche modo fissato – aggiunge l’assessore Ferracuti – Per l’importo relativo al periodo 2001-2015 è stato fatto un calcolo adattando le aliquote dei tributi a strutture non ordinarie che la Corte di Cassazione ha individuato nei manufatti e sui valori contabili di riferimento. Per gli anni a partire dal 2017, con la legge di stabilità 2016 è stata varata una nuova disciplina per la determinazione dell rendita catastale e quindi della base imponibile di tali unità immobiliari, occorrerà di concerto rifare tutti i calcoli, sicuramente di non immediata disponibilità per poter capire gli importi che l’Edison dovrà versare all’ente per le annualità Imu dal 2017 in poi”.

In conclusione, quindi, proposta rispedita al mittente, pur apprezzando l’intento. “Non si può parlare di progetti concreti se non si ha la disponibilità della somma e neppure la sua quantificazione – conclude Ferracuti – Solo quando le somme entreranno nel bilancio comunale potranno essere investite per le manutenzioni e magari per la cultura ed il turismo, essendo entrate provenienti dai tributi. Vanno bene quindi i buoni popositi e le proposte, l’Amministrazione sarà pronta ad accoglierli, ma solo se basati su dati reali”.

 


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