Il romanzo ambientato nelle Marche è tra i papabili per il Premio Strega. Trattasi de “La rampicante”, scritto da Davide Grittani. Un libro che narra una storia realmente accaduta all’inizio degli anni novanta sospesa tra mistero e presente. Grittani nato a Foggia nel 1970, è al suo terzo lavoro. L’adozione, i trapianti d’organo, ma soprattutto la voce inascoltata dei bambini. Davide Grittani nel suo nuovo romanzo ‘La rampicante’ si confronta con temi spinosi, duri, per raccontarci la nobiltà del dono e quanto sia cinico il destino. Liberamente ispirato a una storia realmente accaduta all’inizio degli anni Novanta, il libro, pubblicato dalla casa editrice LiberAria, ripercorre l’avventura umana di Riccardo Graziosi, dall’adolescenza all’età adulta, dai suoi 15 ai 30 anni.
Davide Grittani
Proprio l’11 settembre 2001 inizia la vicenda del protagonista, una scivolosa rincorsa alla verità, un viaggio miserabile e commovente durante cui sarà costretto a misurarsi con ipocrisie, inganni, generosità, necessità e vendette. Nella calma imperturbabile di Sant’Elpidio a Mare ribolle il sangue di un ragazzo: un ragazzo che decide di ribellarsi alle logiche del branco, mentre una bambina sente voci nella sua testa e dispensa una strana saggezza, e mentre un padre impone rispetto comprando i destini di chi lo circonda. “La rampicante” racconta la piccola e maestosa epopea di Riccardo Graziosi, la sua avventura umana dall’età di 15 ai 30 anni. Una trama fitta, tirata dalla prima all’ultima pagina, giocata sull’incapacità degli uomini di rendersi conto del privilegio che gli è stato concesso dalla vita, sull’importanza del dono e sulla perversa casualità della fortuna. Una tragedia pop e shakespeariana che parte da lontano e arriva fino alle Marche del terremoto del 2016, una storia spietata e romantica che indaga le nostre coscienze.
Nelle Marche, sospese tra Medioevo e terzo Millennio, la storia di una famiglia apparentemente come tante. Riccardo è un figlio che si ribella alle logiche del branco; Edera è una “bambina rampicante” che sente delle voci (nella testa) e inconsapevolmente dispensa saggezza; Sor Cesare è un padre che esercita la propria egemonia comprando l’affetto di chi lo circonda. “La rampicante” è un viaggio dentro sé stessi che sovrappone tutti gli strati della tragedia shakespeariana: la verità, l’amore, l’inganno, l’avidità, la paura, la vendetta. Un crescendo di emozioni che, spiando dentro la scatola nera di una famiglia qualsiasi, scortica le deformazioni di una società, fatta di ipocrisia, che ignora il proprio destino. Fino a quando “la rampicante” riporta le cose al loro posto. Davide Grittani ha scritto un romanzo sull’importanza del dono, su com’è difficile riconoscerlo, su com’è arduo meritarlo e infine su com’è categorico dimenticarlo.
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