“Lasciano basiti le dichiarazioni del sindaco Calcinaro in merito alla situazione del campeggio Verde Mare. Sembrano le dichiarazioni del primo passante che dice la prima cosa che gli passa per la testa, non certo il ragionamento di un sindaco che affronta concretamente, e costruttivamente, le problematiche della sua comunità”. il capogruppo di Io Scelgo Fermo Pasquale Zacheo riaccende il dibattito sul turismo cittadino dopo la presa di posizione del Comitato Salviamo il Verde Mare contro le dichiarazioni del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro a favore di un turismo ‘settimanale’ e contro quello di carattere più stagionale.
“Al danno conseguente alla sconcertante chiusura della struttura, si aggiunge dunque la beffa delle parole di Calcinaro – scrive Zacheo – Parole che costituiscono la riprova della inadeguatezza politica. I dati delle presenze turistiche precipitano drasticamente, e con loro i dati economici del relativo l’indotto, e Calcinaro parla di ritrovata capacità attrattiva della città e di inversione dell’offerta ricettiva, da stagionale a occasionale, basandosi, assurdo ma vero, sulla lettura dei dati delle cisterne romane, che peraltro sono precipitate, e non a caso, rispetto al periodo precedente alla chiusura del camping. E’ chiaramente lontano anni luce dalla realtà. Chi gli è vicino dovrebbe consigliargli altre letture, tipo quelle relative ai drammi che stanno vivendo numerose aziende e famiglie dell’intero indotto fermano che, negli anni, proprio attraverso le presenze turistiche stagionali nei camping fermani, avevano trovato occasione di dignitosa occupazione. Oppure dovrebbe leggere i recenti dati che indicano ancora Fermo come fanalino di coda regionale per la qualità della vita. Una condizione di certo non risollevabile con le sempre più onerose feste di piazza. Senza allontanarsi troppo, rimanendo a pochi metri dalla piazza, esempio su Viale Cavour, è possibile comprendere, personalmente o attraverso gli operatori commerciali o i residenti, lo stato di abbandono e trascuratezza in cui versa la città. Senza dimenticare, a proposito di adeguatezza e sicurezza, che solo grazie al nostro intervento qualche poco avveduto amministratore ha capito finalmente che, per gli allestimenti di piazza, erano necessari determinati requisiti e determinate autorizzazioni”.
Zacheo che aggiunge: “I problemi non si risolvono mettendo la testa sotto la sabbia, o in una festa di piazza, ma affrontando, con forza ed in ogni sede, le diverse questioni che riguardano la città e la sua comunità sociale e produttiva. Perché, nonostante i tre anni trascorsi, Calcinaro continua a tenersi lontano dai drammi che sta vivendo tutto il sistema economico, sociale e turistico collegato al Camping Verde Mare? Perché non è riuscito a sollecitare la Regione Marche ad un necessario intervento normativo chiarificatore, peraltro utile a tutto il comparto? Appare quanto mai evidente la debolezza politica. Una condizione che sta facendo arretrare tutta la città al cospetto di centri anche minori. Sono sotto gli occhi di tutti i gravi problemi irrisolti della città e l’incapacità di adeguato intervento. Come un vecchio imbonitore che tenta di vendere i suoi portentosi intrugli, Calcinaro continua a vendere fumo ancora aggrappandosi al famigerato finanziamento per la riqualificazione di Lido Tre Archi. Un finanziamento che la città non potrà mai più prendere, proprio perché il progetto presentato da Calcinaro è arrivato tra gli ultimi in graduatoria. Un’occasione dunque persa per la città”.
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