Fulvio Riccio, presidente Comitato Salviamo il Verde Mare
Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro in materia di turismo ‘accendono’ la rabbia tanti turisti stagionali che da anni, alcuni decenni, scelgono la costa fermana con i suoi campeggi. Ad alzare la voce è il Comitato Salviamo il Verde Mare che ha accolto con stupore le dichiarazioni del sindaco di Fermo Calcinaro, secondo il quale la decisione di molti campeggi di non accogliere più i turisti stagionali in favore di quelli settimanali sarebbe “coraggiosa ed apprezzabile”.
“Negli ultimi anni – aveva detto Calcinaro – diverse strutture stanno attuando una nuova strategia che trovo coraggiosa e che apprezzo. Hanno rinunciato ai clienti che occupavano delle piazzole per l’intera estate e si sono rimessi sul mercato, ricominciando a fare turismo nel senso più pieno del termine. Se guardiamo le fredde cifre, magari si traduce in una contrazione delle presenze, perché prima avevi famiglie che rimanevano per l’intera stagione. Oggi un villaggio ha magari uno spazio che non resta occupato a tempo pieno, ma con un ricambio molto maggiore. Verosimilmente hanno girato più turisti e chi arriva per la prima volta, rispetto a chi viene in vacanza nello stesso posto da 10 o 20 anni, ha fisiologicamente una dinamicità maggiore”.
Il Comitato, guidato da Fulvio Riccio, rappresenta migliaia di campeggiatori stagionali che avevano scelto di passare l’estate nella splendida riviera palmense, costretti poi ad andarsene dal camping Verde Mare per via delle note vicende legali. “Quei campeggiatori – scrive Riccio – a cui il sindaco di Fermo sta dando di fatto il benservito affermando che preferisce i più facoltosi ed appetibili turisti ‘mordi e fuggi’. Giova ricordare al sindaco che negli ultimi decenni, a causa dell’evoluzione lavorativa (più donne al lavoro
ed allungamento del periodo attivo), il ceto medio italiano ha radicalmente modificato le proprie abitudini
per le vacanze estive, preferendo al turismo itinerante, un turismo sociale e familiare ovvero la permanenza
nel medesimo luogo di villeggiatura con la presenza congiunta e/o complementare di figli, genitori e nonni
per la custodia dei bambini durante le vacanze estive. In tale ambito la Regione Marche ha contato la
presenza di ben 3 milioni di stagionali l’anno”.
Riccio che prosegue: “A differenza del sindaco, imprenditori illuminati furono in grado di capire ciò già molti anni fa ed hanno modificato l’offerta ricettiva adattandola alle mutate esigenze del cliente. Grazie a costoro ed alle loro
scelte il turismo nella riviera è cresciuto vertiginosamente garantendo occupazione, ricchezza, benessere. Dopo la terribile vicenda del Verde Mare, le altre strutture ricettive del territorio, per il timore che potessero essere anche loro colpiti, hanno purtroppo ed a malincuore preferito rinunciare agli stagionali riducendo drasticamente i loro utili attesi. Decisione certamente sofferta ma comprensibile vista l’incertezza generata dalle vicende giudiziarie in corso. Tuttavia l’effetto sul territorio è stato devastante. Le presenze turistiche locali negli ultimi 2 anni sono crollate registrando una flessione a doppia cifra. La provincia fermana è così divenuta l’ultima della regione per numero di presenze, certamente un triste primato per un territorio che fino a poco tempo fa si dichiarava a forte vocazione turistica. Moltissime persone hanno perso l’occupazione di sempre, ristoranti, bar e altre strutture affini hanno azzerato i propri utili. A solo titolo esemplificativo, da uno studio fatto dalla Confesercenti della Provincia nella sola stagione ci sono stati minori introiti per 58€ pro capite (basta moltiplicare per 170.000 presenze annue del Verde Mare). Maggiore disoccupazione, impoverimento del tessuto produttivo, paesi e strutture semivuote. In questo scenario certamente sconfortante, appare davvero sorprendente che un sindaco possa giudicare tale situazione non negativa e che addirittura le nuove strategie dei campeggi siano ritenute apprezzabili. Piuttosto che avversare i campeggiatori stagionali, gli amministratori locali dovrebbero fare tutto ciò che è nelle loro facoltà al fine di poter nuovamente accogliere quelle famiglie che da 40 anni contribuiscono a rendere il litorale fermano più ricco e florido”.
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