Il cappellificio Sorbatti a Parigi alla principale fiera internazionale della moda

PORTE DE VERSAILLES - L’imprenditore Marco Sorbatti: “Essere qui ancora dopo tanti anni testimonia che abbiamo saputo resistere e differenziarci per la qualità che siamo in grado di offrire al mondo fashion. Il Made in Italy è tra i prodotti più richiesti.”.

A destra l’imprenditore Marco Sorbatti, sua moglie e lo staff del cappellificio di Montappone alla fiera di Parigi

 

di Nunzia Eleuteri

E’ in corso in Francia, dal 18 al 21 gennaio, “Who’s next”, uno dei più grandi concept store del mondo che vede la presenza di ben 1500 marchi e 50.000 visitatori. A livello europeo è sicuramente la principale fiera internazionale della moda per l’abbigliamento femminile a cui si stanno aggiungendo, da qualche anno, anche diversi brand da uomo. Si svolge a Parigi da circa 30 anni, al centro espositivo Porte de Versailles, ed è un appuntamento imperdibile per chi segue le tendenze di mercato, il prêt-à-porter e il lifestyle. Un concentrato di bellezza, moda, conferenze e workshop. Tra gli espositori, da oltre un decennio, il cappellificio Sorbatti di Montappone, eccellenza del territorio fermano che produce anche per i brand più famosi al mondo.

 

Lo stand Sorbatti a Parigi

All’imprenditore Marco Sorbatti, alla guida dell’azienda con il fratello Attilio, chiediamo le impressioni su questo rilevante appuntamento  internazionale.

Partecipiamo a questa fiera da almeno 10 anni. Negli ultimi anni, la mia impressione è che i visitatori come gli espositori siano un po’ diminuiti ma credo sia naturale considerando la situazione dei mercati. Questo contesto è impegnativo a livello di investimento ed esserci ancora ci gratifica e testimonia che, in una sorta di selezione dovuta alla crisi, abbiamo saputo resistere e differenziarci per la qualità che siamo in grado di offrire al mondo fashion”.

 

Il vostro settore da quali Paesi è maggiormente rappresentato? Chi sono, in pratica, i maggiori concorrenti? 

“In fiera con noi ci sono circa 60 aziende del nostro settore provenienti soprattutto dall’Italia (anche altri colleghi dal distretto del cappello del Fermano), a seguire la Francia, la Germania, la Polonia e la Spagna. I nostri clienti, in ogni caso, testimoniano di essere affezionati e, da anni, confermano gli ordini o addirittura li aumentano. Un dato che ci conforta e ci spinge a tornare  e a migliorarci sempre.”.

 

Potreste individuare il target principale dei vostri clienti?

Serviamo cappellerie con grandi superfici nei centri delle maggiori città europee, department store di alta gamma e molti acquirenti giapponesi e sud koreani. I nostri prodotti riscuotono attenzione e per noi è uno stimolo ad andare avanti con ancor più determinazione nonostante tutto.”.

 

Insomma la presenza del “Made in Italy” e addirittura del “Made in Marche” a Parigi non è secondaria ma, anzi, un successo. Un dato che ha un valore centuplicato se si tiene conto delle tante difficoltà che le imprese italiane sono costrette a superare rispetto agli altri Paesi europei.

 

 

 

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1 commento

  1. 1
    Gianluca Mecozzi il 20 Gennaio 2019 alle 18:00

    Bravi!!! Esempio!

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