FERMO – Dopo due giorni di riposo, concessi da mister Destro (foto) per recuperare le forze richieste dalla scorsa settimana con tre gare in sette giorni, la Fermana è tornata al lavoro questa mattina.
Il pareggio ottenuto in casa contro il Renate ha avuto il sapore di una vittoria, per come è stato ottenuto e ha mostrato una squadra in grado di stupire ancora una volta, sotto di un gol e in inferiorità numerica. E’ stata anche la prima gara in cui la Fermana, andata in svantaggio, è riuscita a recuperare e lo ha fatto con una grande prestazione.
“Nella partita di sabato purtroppo non ci siamo fatti mancare niente – ha affermato mister Destro – e abbiamo chiuso la gara con l’infortunio di Luca Cremona, un giocatore che ha sempre dato tanto per questi colori e che purtroppo non avremo più da qui alla fine. L’ho sentito e a lui ho detto di farsi forza, pensare alla sua famiglia e ai suoi figli. Noi l’aspetteremo e giocheremo anche per lui”.
Tornando alla gara, Destro commenta: “In 10 ho dovuto temporeggiare fino all’intervallo perché infortunio di Comotto dopo 8 minuti mi aveva già precluso un cambio. Ho deciso di far entrare Fofana all’inizio del secondo tempo perché sta bene, mentre Urbinati non sta al meglio. Ha fatto molto bene anche Misin a cui ho fatto i complimenti a fine partita, ma non mi piace fare nomi, credo che tutti si siano sacrificati e abbiamo messo in campo un grande cuore. Maurizi da mezzala ha realizzato tre gol nelle quattro partite disputate come tale. Il bello del calcio è anche questo. Sperotto, sinistro, spostato e adattato a destra nell’ultima gara è dimostrazione di quella voglia di sacrificarsi di cui parliamo”.
“Per quanto riguarda l’aspetto dell’espulsione, a Giandonato ho detto che le parole sono finite. Deve solo fare i fatti e recuperare quello che ha perso, lavorare e stare zitto. Da un punto di vista tecnico il ragazzo ha fatto bene e ci tiene, ma deve controllare la lingua e i gesti“.
Dunque l’attenzione passa al prossimo impegno, sabato a Ravenna alle 20.45 in diretta su SportItalia: “Le assenze sono importanti, è vero – commenta interrogato a riguardo – L’assenza di Comotto è ancora da valutare, ma i giocatori ci sono. D’Angelo sta meglio, ma la sua situazione non è chiara nè ben definita. Vedremo quali soluzioni scegliere. Dobbiamo invertire la marcia che vede nel Ravenna la nostra bestia nera. Non capisco come si possa far giocare d’inverno alle 18.30 o alle 20.30, oltre a pagarne lo spettacolo, per i campi pesanti o ghiacciati, sicuramente anche la salute dei ragazzi è sempre a rischio con quelle temperature“.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati