di Leonardo Nevischi
FERRARA – Ennesima dimostrazione di forza della Poderosa Montegranaro che, nel secondo ed ultimo turno infrasettimanale di campionato di Serie A2, sul parquet del PalaHilton Pharma, vince la sua ottava partita consecutiva. A farne le spese la formazione locale del Bondi Ferrara, sconfitta con il risultato finale di 95 – 99.
Gli estensi venivano da un periodo nerissimo caratterizzato da cinque sconfitte consecutive e proprio due giorni fa avevano comunicato l’esonero di Andrea Bonacina dall’incarico di capo allenatore della prima squadra, affidando la guida tecnica della squadra a coach Spiro Leka. I padroni di casa hanno dimostrato ben altro potenziale rispetto alla classifica che li caratterizza, tenendo, di fatto, testa alla seconda forza del girone, giocandosela punto-punto e soccombendo solo all’overtime.
Umore decisamente opposto per gli uomini di coach Cesare Pancotto, che venivano da una serie utile di sette gare e quest’oggi, grazie all’ottavo successo consecutivo, accorciano a quattro punti il gap dalla capolista Fortitudo Bologna, sconfitta in casa della Gsa Udine.
IL TABELLINO
KLEB BASKET FERRARA 95: Conti n. e., Swann 17, Petrolati n. e., Fantoni 16, Ganeto 5, Molinaro 7, Mazzoleni n. e., Barbon, Panni 15, Calò 4, Campbell 29. All. Spiro Leka
PODEROSA XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 99: Corbett 27, Mastellari 14, Simmons 14, Negri 14, Amoroso 11, Palermo 8, Traini 6, Testa 3, Petrovic 2. All. Cesare Pancotto
ARBITRI: Daniele Caruso, Simone Patti, Corrado Triffiletti
PARZIALI: 22-19; 20-25; 26-28; 17-13; 10-14
PROGRESSIVI: 22-19; 42-44; 68-72; 85-85; 95-99
LA CRONACA
(dall’Ufficio Stampa della Poderosa Pallacanestro Montegranaro)
Una battaglia all’ultimo sangue, all’ultimo rimbalzo, all’ultimo tiro. La Bondi Ferrara, a dispetto dell’ultimo posto in classifica, dimostra di essere squadra più che viva trascinando la XL Extralight al supplementare, ma la Poderosa, tra mille avversità, getta il cuore oltre l’ostacolo e porta a casa la vittoria consecutiva numero otto, completando un mese di gennaio immacolato. La squadra calzaturiera ha messo sul campo ogni goccia di energia per duellare ad armi pari con la fisicità imposta da Ferrara, aggrappandosi ad uno strepitoso Corbett (27 punti e 10 rimbalzi) e trovando grandi cose dall’ex Mastellari (14 punti con 3/5 da 3) e da un Negri che ha decisamente superato i postumi dell’infortunio al polpaccio (14 punti e tanta intensità).
Il canovaccio sembrava lo stesso di quello di domenica scorsa contro Udine, con le due squadre a duellare ad armi pari e a scambiarsi i vantaggi senza riuscire a prendere nettamente le redini del match. Ferrara non va oltre il +3, quello firmato da Calò sul finire del primo quarto (22-19), mentre la Poderosa esce dal guscio nel cuore del secondo quarto, quando alley-oop Traini–Simmons, stoppata del lungo americano su uno Swann tenuto a bada dalla difesa gialloblù e tripla di Mastellari in rapida successione timbravano il +6 veregrense (34-40 al 18’). Ma il Kleb resta sul pezzo, martellando la palla sotto a Fantoni e Campbell e l’equilibrio, al rientro dagli spogliatoi, non si spezza.
Il disegno del match contro Udine sembra ripetersi quando, entrando nella seconda parte del quarto periodo, si accende anche capitan Amoroso: la tripla del +5, seguita dai due liberi del 74-81 firmati Palermo sembrano lanciare la Poderosa verso il successo quando sul cronometro mancano ormai poco più di 3’. Simmons da sotto rinnova il massimo vantaggio del match quando di minuti ne sono rimasti un paio, ma da lì in avanti la XL Extralight si blocca. Due liberi di Swann tengono in vita gli estensi, che con la tripla di Panni a 55” dalla sirena sono di nuovo a -2 (83-85). Amoroso potrebbe mettere i chiodi sulla bara ferrarese dalla lunetta con 13” da giocare, ma il capitano, eroicamente in campo per 40’, fa 0/2 aprendo le porte ai sogni della Bondi. Swann li trasforma in realtà col canestro dell’85-85 con ancora 2” da giocare. Corbett avrebbe il tiro per vincerla da metà campo, ma la preghiera non viene accolta: è overtime. Ancora l’americano gialloblù rilancia la Poderosa, ma Campbell in post basso ribatte colpo su colpo, lasciando però per strada qualche tiro libero che col senno di poi pesa eccome. Il 94-93 segnato dall’ex Brindisi a 1’ dalla fine del supplementare è l’ultimo vantaggio dei padroni di casa. Negri guadagna un fallo che converte nei due liberi del sorpasso (94-95 a 35” dalla fine), la difesa veregrense è perfetta sul ribaltamento di fronte e Palermo subisce il fallo per i due liberi del 94-97 con 9” da giocare. Ferrara deve cercare la tripla, ma la difesa attenta di Negri concede solo un giro in lunetta a Campbell: l’americano fa 1/2, sul ribaltamento di fronte Amoroso subisce il fallo ma stavolta non grazia la Bondi: 2/2 a una manciata di secondi dalla sirena e game over.
Il sogno continua, la sconfitta di Bologna a Udine riporta la XL Extralight a -4 dalla vetta. Ma di tempo per festeggiare in questa serratissima settimana non ce n’è: domenica alle 12.00 al PalaSavelli arriva la Unieuro Forlì, altro scontro diretto con vista sui playoff.
LE DICHIARAZIONI
Queste le parole di coach Cesare Pancotto in sala stampa: «Una partita durissima, sotto tutti i punti di vista. Ferrara ha avuto bravura e voglia di lottare fin dall’inizio, la partita si è decisa sui particolari, anche se avremmo avuto la possibilità di chiuderla anche prima. Faccio i complimenti alla Bondi perché ha fatto una gran partita, quella che ci aspettavamo: fatta di grande attenzione, di energia, leggendo bene la gara mettendoci in difficoltà in post basso prima con Fantoni e poi con Campbell. Poi quando noi siamo cresciuti in difesa lì, hanno saputo variare trovando anche il tiro da 3. Pensare che siano ultimi in classifica fa sorridere, hanno fatto una grande partita ed è il più grande segnale che possono lanciare per il prosieguo del campionato. Siamo entrati dentro le difficoltà del girone di ritorno, dove ogni squadra sgomita per arrivare alla migliore posizione. Noi siamo stati bravi prima a provare ad indirizzare la partita, poi abbiamo saputo soffrire e lottare ed alla fine abbiamo saputo imporci, modificando quintetti e atteggiamenti difensivi per togliere punti di riferimento. Cinque giocatori in doppia cifra e una grande presenza a rimbalzo ci hanno consentito di completare questa impresa».
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