Sgravi a chi affitta locali commerciali e tariffe invariate. La giunta ha approvato ieri il bilancio di previsione 2019, che verrà sottoposto entro fine mese al Consiglio comunale. Sul pianto delle entrate tributarie, un documento che si caratterizza soprattutto per le misure che puntano a incentivare il commercio diffuso. Scelte discusse insieme alle associaizoni di categoria, con cui c’è stata piena condivisione dele misure adottate.
“Non è una manovra neutra – premette il sindaco Nazareno Franchellucci – abbiamo voluto incentivare il commercio, se n’era parlato molto anche in campagna elettorale e la prima occasione per farlo è proprio il bilancio 2019. Con l’ultima finanziaria si sblocca la possibilità di muovere alcune aliquote o introdurne di ulteriori, noi abbiamo scelto di confermare in sostanza le scelte dello scorso anno. Rimane ferma l’Irpef, che qui conta la più alta esenzione delle Marche, dato che sotto i 12.500 euro di reddito non si paga. Non aumentiamo la tassa occupazione suolo pubblico, Tosap, abbiamo anche previsto una diminuzione dell’imposta per chi effettua mercatini, è un piccolo incentivo a queste manifestazioni. Non abbiamo previsto variazioni alla tassa sui rifiuti, ci auguriamo che si trovino migliori soluzioni sugli ipotizzati aumenti dell’Asite per i costi di conferimento in discarica”.
Dopo le premesse, le scelte sugli affitti. “Confermiamo l’aliquota Imu allo 0,5% per chi affitta a canone concordato ed allo 0,7 per chi dà in comodato immobili a figli o familiari. Per il commercio il canone concordato non è previsto dalla normativa, ma abbiamo voluto effettuare un intervento che incentivi i proprietari ad affittare” nota il primo cittadino.
Quanto ai negozi, oggi chi ha un locale commerciale sfitto paga l’1,05% di Imu, che verrà ritoccato ad 1,06. L’aliquota cala allo 0,8 se si danno in affitto gli spazi per l’apertura di nuove attività. La misura avrà durata triennale, verrà confermata anche per il 2020 ed il 2021. Il secondo intervento è per chi ha già un contratto d’affitto in vigore. A chi ridurrà di almeno il 20% il canone richiesto agli affittuari, per tre anni spetterà un’aliquota abbassata a 0,7. “Non sono misure sperimentali – puntualizza Franchellucci, ma strutturali, valide per un triennio e per tutto il territorio comunale. Facendo qualche esempio, chi ha un locale commerciale di 150 metri quadri può risparmiare di Imu fino a 904 euro l’anno, con una riduzione di un terzo per chi concede sconti sul canone e del 23% per chi affitta a nuove attività”. Ora l’Amministrazione comunale informerà agenzie immobiliari e studi di consulenza commerciale per informare delle novità appena introdotte.
Ad affiancare il sindaco di Porto Sant’Elpidio, l’assessore al bilancio Emanuela Ferracuti: “Stiamo dando due segnali: il primo è che, nonostante la legge di bilancio permetta di aumentare le tariffe, decidiamo di non toccarle. Il secondo è che vogliamo dare un incentivo sperando che contribuisca ad una sferzata positiva per il settore commerciale”. “Ne avevamo parlato in campagna elettorale, ora concretizziamo un’azione di vicinanza a tutto il comparto” aggiunge l’assessore al commercio Elena Amurri.
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