Ricatti hot e minacce via mail:
“Paga o diffondiamo i tuoi video”
ma è una truffa, i consigli della Polizia

FERMANO - La polizia postale: "Nulla di tutto ciò è reale, rappresenta  un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettare nel panico ed indurre a pagare la somma illecita". Ecco gli step da seguire

Una mail dai toni perentori, minacciosi. Che arriva addirittura a intimorire il destinatario sostenendo che si può anche ‘andare dalla polizia ma nessuno può aiutarlo’. E’ l’ultima truffa on-line che si sta diffondendo a macchia d’olio, e con una rapidità che solo il web può garantire, in tutta Italia. E il Fermano non è immune. Diverse, infatti, negli ultimi giorni, le segnalazioni arrivate alla polizia per quella mail in cui, sotto la minaccia di diffondere dei presunti video pornografici del mittente, si chiede il pagamento di 2mila euro in criptovaluta.

Una truffa che, però, assume anche la connotazione di minaccia, di estorsione, reati su reati frutto della subdola mente di cybercriminali. Ma a fronteggiare il loro assalto ci pensa la polizia postale, innanzitutto rassicurando i destinatari:

Nulla di tutto ciò è reale – rassicura la polizia postale – rappresenta  un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettare nel panico ed indurre a pagare la somma illecita: è tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, pur se entrato abusivamente nella nostra casella di posta elettronica, abbia potuto – per ciò solo – installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati.

Da qui una serie di consigli per gli utenti: mantenere la calma e non pagare il riscatto, proteggere adeguatamente la mail, cambiare e impostare password complesse, non utilizzare password per diversi profili, abilitare meccanismi di autenticazione più “forti”. “Tenere presente che l’inoculazione, vera, di virus informatici capaci di assumere il controllo dei nostri dispositivi – continua la polizia postale – può avvenire soltanto se i criminali informatici abbiano avuto disponibilità materiale dei dispositivi stessi, oppure qualora siano riusciti a consumare, ai nostri danni, episodi di phishing informatico: è buona norma quindi non lasciare mai i nostri dispositivi incustoditi (e non protetti) e guardarsi dal cliccare su link o allegati di posta elettronica sospetti”.

Nella mail incriminata, almeno in una sua versione tra le più frequenti, si lancia anche un ultimatum: “Ti do le ultime 72 ore per effettuare il pagamento prima di inviare video con la tua masturbazione a tutti i tuoi amici”. E dall’ultimatum al tentativo di far cadere il destinatario nell’angoscia più assoluta, per il rischio di vedere la sua dignità compromessa: “Non imbrogliarmi! Non dimenticare la vergogna e se ignori questo messaggio la tua vita sarà rovinata”. Insomma un mix di subdola persuasione, sesso e minacce che potrebbe anche far vacillare qualcuno. Ma la polizia postale raccomanda di non cedere all’emotività e segnalare il deplorevole misfatto che serpeggia nel web.

Il testo della mail arrivata a diversi fermani nelle ultime ore


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