Sarà Falstaff il terzo e ultimo titolo operistico della Stagione della Fondazione Rete Lirica delle Marche che, forte del successo delle recite nelle scorse settimane al Teatro della Fortuna di Fano (lo spettacolo andrà in scena anche ad Ascoli Piceno il 14 e 16 febbraio), approderà al Teatro dell’Aquila di Fermo sabato 23 febbraio alle 21.00 (anteprima giovani, giovedì 21 febbraio ore 17.00).
Per questa prima coproduzione nazionale della Rete Lirica delle Marche con il circuito di OperaLombardia e il Teatro Marrucino di Chieti, si è scelto un team creativo fra i più interessanti emersi negli ultimi anni, composto da Roberto Catalano (regia), Emanuele Sinisi (scene) e Ilaria Ariemme (costumi), artisti fra l’altro già molto apprezzati anche per i progetti di AsLiCo, al Teatro Massimo di Palermo e al festival Donizetti Opera di Bergamo. Le luci sono a cura di Fiammetta Baldiserri. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini ci sarà Francesco Cilluffo, una fra le bacchette italiane più seguite in questi ultimi anni. Nel ruolo del titolo il baritono Misha Kiria, con al suo fianco un nutrito cast vocale di interpreti dell’ultima generazione: Paolo Ingrasciotta (Ford), Matteo Roma (Fenton), Ugo Tarquini (Dr. Cajus), Simone Lollobattista (Bardolfo), Pietro Toscano (Pistola), Sarah Tisba (Mrs Alice Ford), Maria Laura Iacobellis (Nannetta), Daniela Innamorati (Mrs Quickly) e Giuseppina Piunti (Mrs Meg Page). Il Coro del Teatro della Fortuna “Mezio Agostini” è diretto da Mirca Rosciani.
Questa edizione di Falstaff prodotta dalla rete Lirica delle Marche intende essere anche un omaggio al celebre baritono marchigiano Sesto Bruscantini, di cui ricorre il centenario della nascita. La voce di Bruscantini – strumento di una carriera internazionale lunga più di quarant’anni, che venne lanciata dopo aver mosso i primi passi sulle scene di Civitanova Marche, sua città natale – è ancora fortemente impressa nella memoria dei melomani di tutto il mondo e dei tanti che ebbero la fortuna di ascoltarlo, fra l’altro, allo Sferisterio di Macerata, dove nel 1976 vestì i panni di Sir John Falstaff.
Ultima opera teatrale di Verdi, partitura di compositore che era già leggenda vivente, palesa una freschezza inventiva, un aggiornamento stilistico e un dominio della tecnica assoluti, coadiuvati da versi che Arrigo Boito prepara basandosi su Shakespeare (soprattutto Le allegre comari di Windsor, Enrico IV ed Enrico V), la fonte letteraria in assoluto più congeniale del maestro di Busseto.
In questo spettacolo di Roberto Catalano, Falstaff è ormai alla fine dei suoi giorni e ripensa alla sua vita fra scherzi, scorribande e conquiste. «“Tutto nel mondo è burla”. Tutto. È stato solo uno scherzo. La fatica, il dolore, la morte. Tutto un trucco – sottolinea il giovane regista palermitano – E mentre il vecchio sparisce per sempre sotto la grande coperta, il mondo che resta solleva i cuscini e si fa la guerra ridendo. Questa è l’eredità lasciata da Falstaff. La risata contagiosa con cui si può fronteggiare l’insensatezza delle cose. La consapevolezza che al cospetto della fine tutte le fatiche di una vita intera si relativizzano. Ecco la burla. Lo scherzo che ci tira questo stare al mondo. Tutta la fatica di vivere, tutto quell’amare e morirne, si risolve nel “riso” di chi sente dentro di sé che nessun dolore farà mai più male».
Info e biglietti: Biglietteria del Teatro dell’Aquila di Fermo tel. 0734. 284295 – biglietteriateatro@comune.fermo.it
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