Rientrate le dimissioni annunciate via social, Alessandro Felicioni torna nel suo ruolo di consigliere comunale e annuncia che Laboratorio Civico non voterà la mozione sull’erosione costiera, che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale convocato in seduta aperta.
“Non ci presteremo ad alcun teatrino né daremo il nostro avallo a quella che, presumibilmente, sarà una pura e semplice passerella politica con la quale si darà ufficialmente il via alla campagna elettorale per le regionali del prossimo anno” rimarca Felicioni, che aggiunge: “Possiamo permettercelo. Non dobbiamo rendere conto ad alcun partito, non dobbiamo sostenere alcuna candidatura per le regionali; facciamo riferimento solo ai cittadini di Porto Sant’Elpidio. E non pensiamo sia utile né questa transumanza di personaggi che mai e poi mai hanno dato prova di tenere al nostro paese, né la sceneggiata che si sta organizzando in cui, dopo aver risolto il problema principale di arginare eventuali interventi inevitabilmente e legittimamente scomposti da parte di qualche cittadino che non ha più molta voglia di cerimoniali, l’Amministrazione locale si strapperà le vesti per giurare e spergiurare che l’impossibile è stato fatto e, di rimando, quella regionale, guarda caso dello stesso colore, prometterà di fare in un anno quello che non ha voluto fare in 10”.
Per Felicioni c’è un solo colpo di scena possibile per spingere il suo gruppo a cambiare idea: che il sindaco Franchellucci e la sua maggioranza mettano spalle al muro la Regione, “dichiarandosi pronti a non sostenere il partito nelle prossime elezioni senza la certezza, nero su bianco, delle scogliere emerse”.
“Noi pensiamo che unirci al carrozzone in processione a chiedere non si sa bene cosa, ci precluda definitivamente la possibilità di tornare sull’argomento e mettere l’Amministrazione comunale (attuale e passata) di fronte alle proprie responsabilità politiche e, perché no, patrimoniali. Anzi, pensiamo che l’idea sia proprio stata partorita per mettere in fuorigioco tutta l’opposizione. Se tutti siamo d’accordo, qualsiasi cosa succederà ci si dirà serenamente: ma, abbiamo approvato la mozione tutti insieme, cosa possiamo fare di più? Non firmeremo nessuna manleva a questa Amministrazione che, dal nostro punto di vista, ha molte responsabilità sul fenomeno”.
Pessimo, secondo Laboratorio Civico, il comportamento da parte della Regione. “Però quello che pensiamo noi è che le colpe della Regione sono legate ad una fase successiva, quella della ricerca dei rimedi; le colpe dell’Amministrazione comunale, invece, sono legate all’insorgere del fenomeno e all’incapacità di limitarlo, anche quando i soldi c’erano. Ricordiamo che tra barriere soffolte, sacchi di tela e ripascimenti sporadici ed inutili la nostra amministrazione ha sperperato oltre 8 milioni di euro: 8 milioni. Prendersela ora con la Regione perché non fa le scogliere emerse e non chiedersi se e in che misura sussistono colpe interne per l’aggravarsi del fenomeno, è come prendersela con il dottore che ci diagnostica un male incurabile e non con ciò che lo ha provocato”.
La posizione sull’erosione da parte del gruppo rimane la stessa. “Noi pensiamo che il danno non sia solo di origine naturale, ma anche dovuto ad alcuni interventi posti in essere dalle precedenti amministrazioni e dall’incompetenza e superficialità con la quale si è portato avanti il progetto delle scogliere sommerse. Il lungomare a ridosso della spiaggia senza alcuna analisi preventiva delle conseguenze, i pennelli a nord e a sud che hanno di fatto impedito il ripascimento naturale; la grottesca operazione delle scogliere sommerse nella quale sono stati dilapidati più di otto milioni e siamo in causa con la ditta esecutrice. Appiattirsi oggi su una posizione così supina significherebbe scagionare l’Amministrazione attuale e quella precedente da qualsiasi responsabilità. Non possiamo permetterlo. E nessuno ci venga a dire che se non votiamo la mozione non vogliamo le scogliere emerse”.
“Se non sono servite infinite processioni, richieste dei balneari ed innumerevoli mareggiate per convincere la Regione, nemmeno a richiedere lo stato di emergenza (ma il sindaco non aveva fatto fare la corsa ai balneari solo qualche settimana fa per rendicontare tutti i danni, con la assicurazione del supporto della Regione?!?) – conclude – non pensiamo che una mozione congiunta, ad un anno dalla scadenza del mandato elettorale, possa fare molto, se non, appunto, disimpegnare l’Amministrazione locale e magari aprire la campagna elettorale per le regionali dell’anno prossimo, con promesse tanto eclatanti quanto vane”.
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