Cesare Pancotto nella sala stampa del PalaDozza
di Silvia Remoli
BOLOGNA – Nello storico palazzetto dello sport di Bologna, non si sentono più le grida assordanti dei tifosi fortitudini e nei corridoi riecheggia solo il microfono della sala stampa. Il primo a prendere posto al banco dinanzi ai giornalisti è Cesare Pancotto.
Il coach sangiorgese si complimenta dapprima con gli avversari e con il loro caloroso pubblico e poi abbraccia metaforicamente i suoi “poderosi” ragazzi: “Ci hanno creduto fino alla fine e sono fiero di tutti loro perché so in quali condizioni hanno agguantato questo importante risultato. Amoroso, che ha passato una nottataccia a causa di un virus, è l’emblema di questa squadra che non molla”.
I veregrensi infatti, oltre ai problemi di salute del capitano, soffrivano l’assenza di Treier, impegnato nella nazionale estone, oltre a qualche acciacco nella rosa. “Ancora una volta molti dei miei giocatori hanno raggiunto la doppia cifra” continua Pancotto, sintomo della compattezza e del valore di ogni singolo, che poi compone la forza del gruppo. Tutti indispensabili e fondamentali quindi per il timoniere, a partire da Corbett, il talentoso americano con la più alta realizzazione da tre, tiri con i quali ha dapprima ridato speranza ad una Poderosa in rincorsa e poi, nel finale, le ha fatto acciuffare la insperata vittoria.
Antimo Martino, coach della Fortitudo Bologna
Antimo Martino, coach della squadra di casa, si dichiara “sereno, seppur non contento”. “In fondo – precisa con un lucido rammarico – abbiamo commesso diversi errori e siamo colpevoli di averli fatti davanti alla squadra di Montegranaro, che reputo di grande valore, specie alla luce del fatto che è venuta a sfidarci in un contesto difficile. Mi dispiace anche per i tifosi che ci sostengono con vigore”.
Di certo, come lo stesso Martino ha riconosciuto, anche la Fortitudo ha dovuto fare i conti con le sue difficoltà interne, e cioè un Hasbrouck che ha giocato metà match a casa di crampi, ed un Cinciarini che non ha affatto toccato il parquet. Non trova alibi ma anzi sottolinea la piena fiducia nei suoi, confermato la massima convinzione sia nello spogliatoio che nella società, di perseverare nell’obiettivo di fare il salto in serie A.
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