“Il Laboratorio Civico, a nemmeno un anno dalle elezioni, è già in confusione. Il suo leader, il consigliere Alessandro Felicioni, prima dichiara le dimissioni, poi ci ripensa. Prima partecipa alle conferenze dei capigruppo, dichiarando disponibilità a collaborare e poi cambia idea, dicendo che non parteciperà al ‘teatrino’ del Consiglio comunale aperto, salvo poi, presentare un emendamento alla mozione”. Inizia così l’intervento della segretaria cittadina del Partito Democratico che punta il dito contro il leader di Laboratorio Civico.
“Partecipa alla riunione dei capigruppo – prosegue la Canzonetta parlando di Felicioni – senza dire nulla per riferire e poi ascoltare chi realmente comanda all’interno del Laboratorio e presentare, in seguito, un emendamento alla mozione, il cui contenuto, poteva essere parte della mozione congiunta se non avesse avuto l’arroganza di voler stralciare tutto il lavoro degli altri. Il Laboratorio civico dimostra di essere un gruppo che non sa gestire le proprie divisioni interne, facendo diventare il dibattito politico un teatrino in cui loro, nuovi attori, sono solo dei mestieranti.
Durante il Consiglio comunale aperto del 23, il laboratorio, con l’intervento di Felicioni, non ha saputo cogliere l’opportunità di colloquiare con il governo regionale, impegnato com’è a guardare il proprio ombelico e a rivolgersi solo ai componenti del suo gruppo. Affrontare le problematiche della città in questo modo è facile. Quando si sono candidati per governare la città hanno promesso un radicale cambiamento, invece, tutti i giorni assistiamo a commenti, a presenzialismi sul web. Avere gran parte della giunta regionale disposta ad analizzare e discutere con chi amministra un problema così grande nel nostro territorio è un valore che va al di là del colore politico. Ma questo lo può capire solo chi fa politica e amministra seriamente”.
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