di Giorgio Fedeli
Alla Ecopel di Porto Sant’Elpidio, in via Bellini, non hanno molta voglia di parlare. Comprensibile. Perché il furto subìto oltre a lasciare l’amaro in bocca e a minare la tranquillità dell’azienda, ha creato non pochi problemi alla produzione. In tanti anni di attività questo, infatti, è il primo furto subito dalla Ecopel. Ma si prova ad andare comunque avanti.
Nei giorni scorsi alcuni malviventi, infatti, con il favore della notte, dopo aver messo fuori uso l’allarme lavorando sui contatti magnetici dell’antifurto, hanno praticato un foro in una serranda dell’azienda. E dopo aver sbloccato la serranda stessa, si sono intrufolati nei locali dell’attività di via Bellini per poi trafugare un ingente quantitativo di pellami. Si parla di oltre 5 mila metri di prodotto il cui valore è ancora in fase di stima da parte dei proprietari. Ad accorgersi del colpo sono stati direttamente i lavoratori dell’azienda che la mattina seguente, arrivati al lavoro, si sono trovati dinanzi ai segni della razzia. E via con l’sos ai carabinieri che, arrivati sul posto, si sono messi subito sulle tracce dei criminali. Quello messo a segno in via Bellini ha tutta l’aria di essere un furto compiuto da mani esperte, da malviventi che sapevano come muoversi, in grado di disattivare un allarme. Non è da escludere nemmeno che si sia trattato di un colpo su commissione con un’azienda che oggi è costretta a fare i conti con la criminalità e che, nonostante lo sconforto, i disagi pratici e i danni subìti, continua con tenacia rimboccandosi le maniche, ad andare avanti.
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