Quest’anno, per la prima volta, la Cgil di Fermo aderisce all’iniziativa M’illumino di Meno, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, ideata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2, in programma per venerdì 1 marzo.
”Per produrre risparmio energetico – commenta il segretario provinciale Alessandro De Grazia – venerdì chiuderemo tutte le 9 sedi alle ore 17.30 spegnendo tutti i dispositivi elettrici, 62 personal computer, stampanti, fax, termoconvettori ed altre forme di riscaldamento oltre all’illuminazione esterna. La chiusura anticipata delle sedi non andrà a gravare sul monte ore ferie/permessi dei nostri dipendenti che, oltre ad avere un ora da poter dedicare al tempo libero, siamo certi coglieranno positivamente l’adesione all’iniziativa ed avranno uno stimolo in più per aderire personalmente a M’illumino di Meno”.
Negli anni, ricorda De Grazia, la Cgil ha investito importanti risorse per l’ammodernamento delle sedi, con un occhio di riguardo al risparmio energetico. “È nostra intenzione proseguire con ulteriori investimenti che, già nel 2019, riguarderanno la sede provinciale con l’istallazione di pannelli fotovoltaici e termici per la produzione di energia pulita ed acqua calda”.
L’edizione 2019, dell’iniziativa ideata da Caterpillar, è dedicata all’economia circolare un meccanismo virtuoso di riutilizzo dei materiali, di riduzione degli sprechi, di allontanamento del fine vita, di riduzione dei rifiuti attraverso la differenziazione e la trasformazione. “Siamo fortemente conviti che la sfida per il rilancio dell’economia, anche fermana, per la politica a tutti i livelli, per il modo delle imprese, sia proprio questa, ovvero un’idea nuova di come si producono beni e servizi”.
Ma tutto questo, secondo il segretario, presuppone investimenti pubblici e privati in ricerca ed innovazione nei processi, nei materiali, in infrastrutture materiali ed immateriali, nel percorso delle filiere. “Siamo altresì conviti che in questo meccanismo di economia circolare, debba tornare ad avere un ruolo centrale il lavoro, i lavoratori ed i loro diritti. La qualità di un prodotto, di un ciclo produttivo virtuoso, passa innanzitutto dalla qualità della vita di chi lo produce, di quanta formazione riceve, di come vengono valorizzate le competenze anche dal punto di vista del salario o favorendo una attenta gestione dei tempi di vita e di lavoro, che tenga conto dei bisogni delle persone. In tal senso, anche il lavoro che stiamo portando avanti al Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo del Fermano, potrà giocare un ruolo importante nel condividere con il mondo delle imprese quale modello di sviluppo immaginare per la nostra provincia”.
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