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Matria fa tappa a Torre San Patrizio:
Elena Stancanelli e le “femmine nude”

EVENTI - La rassegna letteraria sarà ospitata sabato 9 marzo alle ore 18.30 nella Sala consiliare. Ospite sarà la finalista del Premio Strega 2016

Matria, rassegna di letteratura, filosofia, poesia e riflessione storica, arriva danzante al suo quarto appuntamento, sempre alla ricerca di uno spazio di dialogo tra donna cosciente della sua soggettività attiva e la violenza machista e patriarcale, latente e non, della ormai società odierna; spazio che vuole trovare al di là dei minimizzanti valori del concetto di “patria”, ovvero diritto di sangue e suolo, in un nuovo concetto di spazio d‘appartenenza del genere umano, una vera e propria matria che metta alla sua base i concetti di accoglienza, comprensione, empatia, cura e sostegno alla crescita del singolo.

In questo quarto incontro, che si terrà a Torre San Patrizio nella Sala Consiliare, sabato 9 marzo alle ore 18,30, sarà protagonista la scrittrice Elena Stancanelli, con un intervento profondo e sentito, nato dalla riflessione dal suo omonimo romanzo, “La femmina nuda”.

Nata nel 1965 a Firenze, Elena Stancanelli vive una vita ortodossamente toscana nella sua città natale e di studio, Firenze. Dopo la laurea in Lettere Moderne si trasferisce a Roma, dove studia all’Accademia di Arte Drammatica e dove pubblica i suoi primi racconti e il suo romanzo d’esordio, dal titolo Benzina (1998), che non solo vincerà il Premio Letterario Giuseppe Berto, ma verrá anche letto con interesse dalla regista Monica Stambrini, la quale lo adatterà a lungometraggio con incredibile successo nel 2001.

Segue un intenso periodo di scrittura di racconti, che vengono pubblicati, interi o in parti, nelle più famose testate nazionali, come Max, Amica, Tutte Storie, Cosmopolitan, Marie Claire, Il Secolo XIX e il Corriere della sera, e da cui nascono collaborazioni giornalistiche durature con La Repubblica, Il Manifesto e L’Unità.

Nel 2006 ricomincia a tutto gas la sua attività di romanziera, che la porterà a raccontare proprio di donne e del loro difficile dialogo con l’altro genere, soprattutto nei romanzi Mamma o non mamma (2009), L’Uomo giusto (2011) e La Femmina nuda (2016), con il quale arriva dritta dritta alla finale del Premio Strega 2016. Il romanzo parte da una riflessione del rapporto amoroso tra uomo e donna, esaminando la mancata comunicazione tra i generi e il peso del tradimento, che nella coppia di Anna e Davide scatena rabbia, ossessione e violenza e in cui Anna si ritrova sempre più intrappolata nel modo di pensare di quell’uomo che l’ha lasciata, con tutti gli strascichi e gli svilimenti che questo le comporta. Questa violenza sottile dettata da un innamoramento imperfetto, da una voglia/dovere di assomigliare all’altro narcisista per essere sempre più di suo gusto, e dalle conseguenze che sfiorano l’espropriazione del corpo femminile, sono gli elementi non solo da cui Anna cercherà la sua riscossa, ma anche da cui Elena Stancanelli racconterà la sua sulla necessità di una soggettività attiva per le donne di oggi e una liberazione da quella patria a cui l’uomo accanto a noi ci vuole accostumate per entrare in contatto con lui. Anche la Stancanelli sembra dire che c’é davvero bisogno di una nuova idea di appartenenza per tutte e tutti. Questi pensieri e molti altri saranno il cuore pulsante di questo incontro da non perdere.


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