Testi classici fruibili da tutti: Bookmarchs punta l’attenzione sulla figura del traduttore

FERMANO - Coinvolti: Altidona, Campofilone, Lapedona, Monte Rinaldo, Montefiore, Monterubbiano, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano. Date speciali dedicate a Rosa Calzecchi Onesti, Dolores Prato, Joyce Lussu, Carlo Crivelli

di Alessandro Giacopetti

Conciliare l’attenzione a libri con la valorizzazione delle bellezze del territorio marchigiano. Puntare i riflettori, non più sull’autore del libro bensì sul traduttore, definito l’altra voce. “BookMarchs – L’altra voce” è un appuntamento dedicato alle traduzioni e ai traduttori editoriali che coinvolgerà i borghi di Altidona, Campofilone, Lapedona, Monte Rinaldo, Montefiore dell’Aso, Monterubbiano, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo. Si svolgerà dal 4 all’8 settembre, con debutto ad Ortezzano dedicato all’autore Catullo, e vari incontri dedicati alla traduzione dei classici antichi e moderni. Anteprima nel weekend del 31 agosto e 1 settembre.

L’altra voce, sottotitolo del festival, si riferisce appunto al traduttore, che ne è la voce nella lingua d’arrivo. Uno degli obiettivi è il coinvolgimento di professionisti che vivono nel territorio. Alcuni incontri saranno dedicati e alla fortuna letteraria internazionale e relativa traduzione di importanti scrittori marchigiani tra i quali Giacomo Leopardi, Eugenio De Signoribus, Luigi Di Ruscio, Silvia Ballestra, Joyce Lussu, Dolores Prato. Inoltre il festival porterà alcuni fra i più affermati traduttori dell’editoria nazionale a raccontare la loro esperienza con autori stranieri. La traduzione dei classici, soprattutto greci e latini, sarà il fulcro della seconda edizione di Bookmarchs allo scopo di mettere l’accento sull’esigenza di utilizzare una metodologia diversa, meno legata a un approccio accademico e in parte svincolata dall’educazione al tradurre, tesa solo allo studio grammaticale.

I classici, infatti, sono in primo luogo sono libri da leggere. Ciò sta portando studiosi e docenti universitari a ripensare la loro traduzione orientandosi verso una nuova platea di lettori. Il fine è creare le basi per una generazione di traduttori che possa ridare voce a opere fondamentali per la nostra cultura, ricorrendo a una lingua italiana vivace e spregiudicata.

Non mancheranno i richiami alla memoria e al lavoro di Rosa Calzecchi Onesti (1916-2011), grande traduttrice di Omero, le cui radici familiari sono a Monterubbiano. Appuntamenti speciali saranno dedicati a Dolores Prato e a Joyce Lussu. Altro incontro sarà dedicato a un artista marchigiano d’adozione, Carlo Crivelli, e alla sua “traduzione letteraria” nell’opera di Carlo Emilio Gadda.


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