di Andrea Braconi
I democratici italiani sono tornati: è il titolo che campeggia in un post di Nicola Zingaretti nel giorno della sua proclamazione a segretario nazionale del Pd. “Oggi più di 2.000 persone da tutta Italia per l’Assemblea nazionale – ha rimarcato il vincitore delle recenti Primarie per la segreteria -. Dobbiamo costruire insieme un nuovo Pd che abbia come protagonisti i giovani, le donne, il mondo dell’associazionismo. Ripartire dal lavoro, dalla scuola, dalla sostenibilità ambientale, dai diritti, dalla libertà. Un partito forte, aperto, vicino alla vita delle persone”.
Un’assemblea nazionale composta da 451 donne e 549 uomini (653 i delegati per Zingaretti, 228 per Martina, 119 per Giachetti).
La scelta per la presidenza del partito è caduta sull’ex premier Paolo Gentiloni, che ha ringraziato tutte le delegate ed i delegati, sottolineando come l’assemblea che avrà l’onore di presiedere “non sarà un’assemblea di reduci, di scampati a un naufragio”. “È un’assemblea consapevole di avere sulle proprie spalle la responsabilità di un nuovo inizio” ha affermato lo stesso Gentiloni, che ha nominato come vice presidenti Anna Ascani e Deborah Serracchiani.
Tra i membri della direzione nazionale, invece, figura anche il senatore fermano Francesco Verducci. La truppa marchigiana, inoltre, è composta da Manzi, Fabbri e Carrescia.
“Agli italiani e alle italiane dico: dateci fiducia. Abbiamo capito i nostri errori, è tempo di un nuovo Pd con l’aiuto di tutte e tutti” ha chiosato il neo segretario Zingaretti.
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