Medaglie devozionali in mostra a Monte Giberto: successo per l’evento

MONTE GIBERTO - E’ una preziosa collezione di 10000 pezzi che vanno dal sesto al ventesimo secolo, la più grande al mondo, di cui sono state selezionate 778 medaglie ed esposte.

Si è svolta sabato 16 marzo presso la Sala delle Volte di Monte Giberto l’inaugurazione della mostra di medaglie devozionali donata al Comune di Monte Giberto dal concittadino Siro Ciarrocchi. E’ una preziosa collezione di 10000 pezzi che vanno dal sesto al ventesimo secolo, la più grande al mondo, di cui sono state selezionate 778 medaglie ed esposte.

Si è trattato di un lungo lavoro, che il Sindaco Giovanni Palmucci ha portato avanti in modo assiduo e costante, con l’aiuto fondamentale di Padre Floriano Grimaldi che con la sue competenze di archivista, ha infatti seguito per 50 anni la biblioteca della Santa casa di Loreto, e ricercatore è riuscito a selezionare le medaglie più significative ordinandole in otto titoli per essere inserite negli altrettanti pannelli preparati per l’esposizione. Le medaglie illustrano la verità della Dottrina Cristiana, a partire dal mistero della Santa Trinità e fanno memoria di alcuni Santi invocati come protettori e maestri di vita spirituale.

La mostra è iniziata con la presentazione da parte della Prof.ssa Edelwais Toto’ della figura di Siro Ciarrocchi, artista e collezionista che oltre alla collezione di medaglie ha donato al comune anche delle stampe di Salvator Rosa e dei quadri da lui dipinti. E’ stato un vero collezionista e quando di lui ha parlato suo fratello Giovanni Ciarrocchi, ha manifestato lo stupore nel realizzare che le medaglie collezionate erano 10000. Ha preso poi la parola il Sindaco Giovanni Palmucci, che oltre a ringraziare la famiglia Ciarrocchi per l’importante bene devoluto alla comunità montegibertese, ha raccontato come si è potuti arrivare al risultato e con soddisfazione ha espresso ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile tale mostra.

“In primis – spiegano gli organizzatori – la difficoltà più grande è stata quella di trovare delle strutture che consentissero di visualizzare in modo chiaro le singole medaglie e soprattutto che fossero trasportabili a ciò ha pensato la ditta DACA di Stefano Luzi. Per finanziare le quattro strutture è stato chiesto un contributo alla Cariermo che lo ha concesso. Ci sono voluti una serie di altri interventi e soprattutto ulteriori contributi per completare l’opera da parte di ditte locali e privati cittadini che hanno accolto la richiesta del sindaco e si sono messi a disposizione per fornire ciò che serviva in base alle loro professionalità. La particolarità dell’esposizione è che le medaglie sono visibili da entrambi i lati e sono appese a fili in acciaio e tenuti da delle pinzette in acciaio, chiamate coccodrillo,  fornite da FERR di Sabbatini Lanfranco grazie all’idea di Manuele Massucci. Sono poi stati forniti dei supporti in silicone per bloccare le singole medaglie dalla ditta SP PLAST di Benedetti Samuele, gli stessi sono stati tagliati dalla tranceria Tappatà Claudio. Le cornici degli espositori sono state fornite dalla ditta LE.VI di Leoni Franco e i vetri che permettono una maggiore visibilità delle medaglie forniti dalla ditta MF di Medori Fausto. Inoltre è servita molta pazienza per appenderle e selezionarle attività svolta dal Sindaco e da Benedetto Capponi. Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di attaccamento al territorio per rendere fruibile un patrimonio comune”.

La parola è passata a Padre Floriano che oltre ad illustrare gli otto pannelli ha indicato alcune particolarità delle medaglie e invitato la comunità e l’amministrazione a continuare nella catalogazione e a rendere fruibile ciò che è stato esposto. “Tale risultato si potrà ottenere –  ha spiegato il sindaco –  attraverso la valorizzazione all’interno del percorso Itinerari della storia’ a cui il Comune ha aderito nel PIL ( Progetti integrati locali del GAL fermano) che potrà attingere a finanziamenti ed inserire all’interno di un percorso turistico questo prezioso bene. Poi è stato aperta la mostra al pubblico che ha potuto ammirare le medaglie vederle da vicino e degustare una merenda offerta dalla Proloco a base di cacciannanze (pizza bianca) preparata nel forno comunale”.


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