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Ex Gigli, il prezzo è giusto? Si aspetta l’ok dall’Agenzia del demanio per concludere l’acquisto

PORTO SANT'ELPIDIO - Ultimati i lavori, il Comune ha inviato una relazione sulla congruità degli 1,9 milioni che verserà per comprare parte dell'ex cineteatro: 2.168 euro al metro quadro, a cui si aggiungono 270.000 euro "per l'unicità del bene, il suo valore storico e le migliorie costruttive eseguite"

di Pierpaolo Pierleoni

Sull’ex cineteatro Gigli, terminati i lavori, è il momento della resa dei conti. Il comune di Porto Sant’Elpidio ha inviato nei giorni scorsi all’agenzia del demanio una relazione per chiedere un parere sulla congruità del prezzo, oltre 1,9 milioni di euro, concordato con la proprietà dell’immobile per la cessione di una parte all’ente. Se dall’agenzia arriverà il via libera, potrà essere portato a termine il contratto, per il quale il Comune ha già versato una caparra da 390.000 euro all’inizio dei lavori. A quel punto potrà entrare in possesso dell’immobile, destinato, nei piani dell’Amministrazione, ad ospitare un polo culturale e la nuova biblioteca comunale. Il Comune dovrà anche effettuare gli ultimi lavori, stimati in circa 130.000 euro, con arredi, impianto antincendio, impianto acustico e corpi illuminanti.

Nel frattempo la proprietà dell’ex cineteatro si guarda intorno per la vendita o l’affitto della parte di edificio che rimane di sua proprietà e potrà essere ceduta a destinazione commerciale. Ad oggi non ci sono acquirenti, si sono fatti avanti alcuni potenziali investitori, che avrebbero però avuto interesse ad acquisire piccole metrature, quando l’intenzione della proprietà è invece quella di evitare un eccessivo frazionamento dei locali.

Il Comune indica nella relazione inviata all’Agenzia del demanio l’intenzione di utilizzare il piano terra come sala polifunzionale completa di servizi ed area ristoro, per poi salire al piano superiore dove sarà allestita la biblioteca. La valutazione del prezzo da corrispondere al privato ammonta a 1.964.294 euro. Una cifra che viene dalla comparazione con i prezzi di altri immobili venduti in centro dai quali si calcola un valore di 2.168 euro al metro quadro, per 781,50 metri di superficie che il Comune andrà ad acquistare. A questo calcolo, che sfiora una cifra di 1,7 milioni, la relazione aggiunge 270.000 euro di plusvalenza, dovuta ad “unicità e irripetibilità del bene di importante valore storico così come evidenziato dalla Soprintendenza delle Marche all’atto di imposizione del vincolo. E’ l’unico immobile nella piazza cittadina ed una delle più importanti emergenze storiche di una città giovane nata nel 1952″. Si fa notare, oltre alla posizione centrale ed alle caratteristiche architettoniche dell’edificio, che all’acquisto di parte dell’edificio si aggiunge la corte esterna del’immobile di oltre 500 mq, “che rappresenta il completamento della piazza cittadina”. A questo si aggiungono “migliorie costruttive eseguite, di norma non presenti in un immobile di uso corrente. La struttura è già predisposta alla normativa antincendio”. Per finire, si evidenzia l’installazione di un impianto di dissuasione di volatili per mantenere il decoro delle facciate storiche. Ora non resta che attendere la risposta dall’Agenzia del demanio, per chiudere l’operazione.

 


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