La musica abbraccia l’Hospice:
un concerto per costruire
un’aula multimediale

MONTEGRANARO - Domenica alle 17.30 sul palco del Cineteatro La Perla si esibiranno Francesco Di Rosa e il Quartetto Gigli. L’iniziativa è organizzata da Lions Club International Fermo e Rotary Club Montegranaro

di Marco Pagliariccio

La musica come veicolo per aiutare una realtà d’eccellenza del nostro territorio. È il caso del “Concerto per l’Hospice”, che vedrà domenica alle 17.30 sul palco del cineteatro La Perla Francesco Di Rosa e il Quartetto Gigli. L’iniziativa, organizzata da Lions Club International Fermo e Rotary Club Montegranaro, ha l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare una sala multimediale a servizio dell’associazione L’Abbraccio, che opera all’interno della struttura ospedaliera veregrense.

L’iniziativa è stata presentata in Comune. «Di Rosa è un nostro socio onorario da tempo, dal confronto con lui è nata l’idea di questo servizio in favore de L’Abbraccio – ha ricordato Dante Vecchiola, presidente dei Lions fermani – ci siamo rivolti agli Amici della Musica non essendo competenti per l’organizzazione del concerto. Sono stato primario per anni, conoscevo già la struttura che nasceva negli anni in cui chiudevo la mia carriera».

«Da anni frequento l’hospice avendo degli amici lì e ho visto come lavora L’Abbraccio – ha fatto eco Giuseppe Corvari, presidente Rotary Montegranaro – e da anni frequento e sostengo i concerti organizzati dagli Amici della Musica. Abbiamo avuto la stessa idea coi Lions e avendo finalità simili è stato facile collaborare».

A orchestrare il tutto l’associazione Amici della Musica, con Germano Chiurchù e Gianfranco Mancini in prima linea. Ma poi chi beneficerà del ricavato del concerto (prezzo intero 10 euro, ridotto under 18 7 euro) sarà ovviamente L’Abbraccio.

«Andremo ad allestire una stanza che ci è stata data in uso dall’Asur, sullo stesso piano dell’hospice ma che sarà ad uso anche di Rsa e centro Alzheimer – ha approfondito il presidente Luciano Pini – la useremo per i momenti formativi, per convegni ed iniziative. Abbiamo di recente inserito altri 20 volontari, ora siamo 95 soci e di questi circa 60 sono i volontari formati, che si alternano lungo i 365 giorni dell’anno».

E infine il sogno: «All’inaugurazione di questa sala, che speriamo sia a breve, ci piacerebbe fare un altro concerto: la sala è fuori dal reparto per cui potrebbe essere fattibile».


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