“Apprendo con piacere che la maggioranza ha notato la mia assenza. Dovrei essere lusingato da tanta attenzione, purtroppo so bene che il mio impegno a favore di alcuni cittadini in difficoltà, in queste ultime settimane, li sta mettendo a durissima prova”.
Non si fa attendere la replica del consigliere Pasquale Zacheo, capogruppo di Io Scelgo Fermo, alle critiche arrivategli dalla maggioranza a seguito dell’approvazione del bilancio di previsione 2019 (leggi l’articolo). Uno Zacheo che incassa e rilancia: “Sanno della fitta corrispondenza intercorsa e dell’incapacità politica di rispondere su alcuni questioni che stanno scoppiando e che rischiano di mettere fine all’atteggiamento di taluni protagonisti di questa maggioranza. Perché solo di taluni si tratta. Altri fanno persino tenerezza per l’atteggiamento di totale accondiscendenza, a prescindere dagli argomenti e, a volte, dall’evidente e oggettiva gravità di alcuni passaggi che implicavano persino responsabilità personali. Sindaco e assessori non riescono neppure a rispondere a talune interrogazioni. Hanno forse paura, ed è una paura legittima, ben conoscendo gli argomenti che riguardano per Comune, Asite, appalti e rifiuti. Appena completata l’acquisizione dei documenti, renderemo tutto pubblico.
Al momento, ci stiamo limitando alle diffide formali, poi passeremo, nostro malgrado, alle denunce visto che neppure la presidente del consiglio comunale, a mio avviso, interviene a tutelare le prerogative dei consiglieri. Alla faccia della trasparenza e della democrazia. Un vero e proprio cortocircuito, un trionfo della confusione. Una confusione che riguarda, purtroppo, anche il bilancio. Lo hanno approvato da soli, e glielo abbiamo fatto approvare da soli, lasciando a loro l’esclusiva responsabilità circa le affermazioni su talune poste di bilancio. E si tratta di responsabilità che non sono solo amministrative. Noi non abbiamo bisogno del gettone di presenza o di uno stipendio, lo lasciamo a chi ne ha bisogno, ma soprattutto preferiamo stare sul territorio e vicino alle problematiche della gente e della comunità. Prendere parte all’approvazione del bilancio con questa maggioranza, come ormai assodato in questi quattro anni, significa prendersi in giro da soli. Calcinaro, come suo solito ormai, si sottrae sistematicamente dal dovere, e dal piacere, di illustrare al consiglio ed alla città le scelte e le linee programmatiche, lasciando a Febi l’onere di partecipare agli astanti l’aridità dei singoli importi di bilancio”.
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