di Andrea Braconi
Prima il confronto sulle linee di indirizzo del Piano Socio Sanitario regionale, poi la bozza dello stesso Piano ed il confronto in Commissione attraverso le audizioni. Infine, il quarto livello, cioè la partecipazione una volta approvato, per verificarne l’applicazione dei contenuti. È la fotografia che Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, ha fatto in occasione della presentazione di un atto importante che traccia la linea della sanità che verrà.
“È un piano dove quello che andiamo a dichiarare prevede una fase di monitoraggio è un fatto qualitativo” ha spiegato il governatore.
Oltre al segretario regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli e a quello provinciale Fabiano Alessandrini, all’assessore regionale Fabrizio Cesetti, al consigliere regionale Francesco Giacinti, a diversi sindaci ed assessori del territorio ed esponenti provinciali del Pd, all’incontro ha preso parte anche Licio Livini, direttore dell’Area Vasta 4.
Ceriscioli è partito dalle recenti polemiche sui tagli al personale. “In questi anni abbiamo fatto un percorso virtuoso. Nel 2015 la spesa nella regione era meno 17 milioni di euro (597 invece di 614), ma noi abbiamo deciso di invertire quella traiettoria, mantenendo i conti in ordine e aumentando la spesa per il personale, arrivando nel 2018 a sforare di 4 milioni il tetto (+ 21 milioni). Con l’applicazione della modifica del tetto, che è un elemento di natura nazionale e che quindi compete al Governo, riusciamo a garantire il personale che serve all’intero sistema sanitario regionale, che è molto più di quello di qualche anno fa. Quindi, chiuderemo questa polemica dando risposte e vedendo pienamente riconosciuto l’impegno di questi anni stando nel rispetto delle regole. Con noi la sanità pubblica è diventata più forte”.
Non solo. Ceriscioli ha ricordato anche di aver portato avanti un percorso di stabilizzazioni importanti. “Sono tanti i contratti a tempo determinato che diventano a tempo indeterminato” ha sottolineato.
Obiettivo del nuovo piano, ha spiegato, è prima di tutto quello di creare una sanità sempre più accessibile, di aumentare l’integrazione tra i vari momenti di risposta al cittadino, sulla salute e, infine, di puntare sulla sostenibilità, con obiettivi che vanno raggiunti mantenendo i conti della sanità in regola.
“Un piano che fotografa tante tendenze in corsa, come le farmacie che stanno facendo la formazione. Quelle che hanno aderito stanno avviando questo percorso per poter fare da sportello. Intanto sperimentiamo e vediamo come vanno le 5 che hanno aderito, che comunque daranno un contributo importante senza costi aggiuntivi per la sanità. Penso anche alla app che è quasi pronta, piuttosto che al meccanismo del modus malus, di cui tra qualche settimane dovremmo avere la delibera: in questo caso chi non disdirà per tempo la prestazione la pagherà”.
Nelle Marche, ha tenuto a precisare, è in atto un riequilibrio delle risorse per fare in modo che i cittadini abbiamo accesso ad opportunità omogenee. “In questo il lavoro dell’Area Vasta 4 con Torrette è molto importante: vogliamo sviluppare i contenuti del nuovo ospedale, non solo tirare su i muri. Questo permette di andare verso un miglioramento della qualità del servizio”.
Immancabile un passaggio sul nuovo ospedale di Campiglione, con i lavori al momento fermi. “La parte archeologicamente compromessa non riguarda il sedime dell’ospedale e questo è il fatto più importante. La ditta incaricata si è dimostrata molto seria e operativa, ma sono venuti qui per fare un ospedale, non archeologia. E sempre nelle polemiche non ci si ricorda mai che abbiamo messo 70 milioni su questo ospedale. Sono fiducioso, non c’è nulla di più che un problema di cantiere”.
Nell’attesa si sta potenziando il vecchio Murri mentre si sta realizzando il nuovo nosocomio, ha ricordato, anche attraverso gli accordi con Ancona. “Si stanno creando nuovi contenuti, prima ancora di realizzare il nuovo ospedale, e questo è molto importante”.
Infine, Amandola. “Si stanno palleggiando il progetto tra i progettisti e la validazione, venerdì abbiamo convocato un incontro perché vogliamo chiudere questa fase. Si tratta di piccole modifiche sull’impiantistica, ma supereremo anche questa per fare la gara. E mi piacerebbe dare una risposta ai russi” ha chiosato il governatore.
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