di Pierpaolo Pierleoni
Una serata dedicata ai diritti civili, con una protagonista che ha vissuto sulla sua pelle tante battaglie. Venerdì 29 marzo alle 21.15 arriva a Villa Baruchello Mina Schett Welby, vedova di Piergiorgio Welby, l’attivista morto nel 2006, che divenne un simbolo dell’impegno per il diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico. Un incontro promosso dall’Università del tempo libero di Porto Sant’Elpidio, col patrocinio degli assessorati alla cultura ed alle pari opportunità.
“Sono convinto che sarà una serata molto interessante – commenta l’assessore Luca Piermartiri – Ospiteremo una figura in primo piano nelle battaglie per i diritti civili, ringrazio in particolare Milena Corradini per essersi attivata nell’organizzazione della serata. Mi piace ricordare l’approvazione, da parte del precedente governo, della legge sul biotestamento, la scorsa legislatura ha visto l’Italia compiete passi avanti sui diritti civili e sono onorato di partecipare ad un dibattito sui temi verso i quali sono sempre stato sensibile”.
L’assessore Ferracuti ritiene “importante approfondire la conoscenza di una materia che ha avuto un excursus difficile, ma che finalmente è diventata legge, con indicazioni chiare a tutela dei malati e di tutti i cittadini, che evidenzia il diritto all’autodeterminazione. Molti ancora non conoscono la legge sul biotestamento, anche per questo serate come quella di venerdì sono preziose”.
Matteo Fioravanti, direttore dell’Università del tempo libero, si dice orgoglioso di “ospitare una donna che con le sue battaglie, condotte insieme al marito e proseguite dopo la sua morte, ha contribuito a far compiere passi avanti sul fronte dei diritti civili”. Non c’era alla presentazione la promotrice Milena Corradini, che rimarca “l’entusiasmo con cui Mina Welby ha accettato di venire a Porto Sant’Elpidio per illustrare, come sta già facendo in altre città d’Italia, ai cittadini lo stato della legge sul biotestamento approvata dal nostro Parlamento nel dicembre 2017. Lo sguardo, nel corso dell’incontro, sarà poi allargato ad una panoramica relativa agli altri diritti civili: quelli che abbiamo già conquistato, quelli che non abbiamo ancora nel nostro Paese e quelli che attualmente sono in pericolo”.
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