“Grazie per la dignità e la passione”:
per il prefetto il saluto di sindaci
e monsignor Pennacchio

FERMO - Le parole dei sindaci Paolo Calcinaro e Domenico Ciaffaroni, dell'assessore regionale Fabrizio Cesetti e dell'arcivescovo: "Un'esperienza di grande umanità"

di Andrea Braconi

La nostra Prefettura: Maria Luisa D’Alessandro ha continuato a chiamare fino all’ultimo l’istituzione che ha rappresentato per poco più di un anno (LEGGI QUI). Segno di un legame forte, maturato con il territorio e con i suoi rappresentanti. E proprio dai sindaci presenti per il suo ultimo saluto sono arrivate parole di grande riconoscimento. “Credo che il ringraziamento più grande vada per la sua grandissima umanità – ha affermato Paolo Calcinaro -, la grandissima serenità, la grandissima capacità di mediazione, una dote che insieme alle altre è assolutamente non comune e scontata. Questo rimarrà e sarà un’eredità pesante per chi arriverà. Per noi è un momento di gioia per il riconoscimento che lei ha avuto ma anche di una mancanza che si avvera. Qui, però, questo senso di serenità, di equilibrio e di umanità c’è stato trasmesso”.

Calcinaro ha ricordato come nel corso di un Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica si stesse discutendo di un’emergenza che aveva riguardato un gruppo di persone provenienti dal Pakistan che si erano ritrovate a dormire davanti a garage o addirittura in strada. “Di quell’occasione ricordo l’inizio, con una lettura da parte del prefetto D’Alessandro che ci ricordava altri ospiti che, nel tempo della guerra da perseguitati, si affacciavano in altri territori, venendo anche nascosti e aiutati. Ci ha ricordato che un’emergenza va valutata per quello che è: siamo umani innanzitutto non solo tecnici. E questo ricordo non potrà portarcelo via” ha concluso il sindaco, prima di donare al prefetto una stampa raffigurante la città capoluogo.

Anche Domenico Ciaffaroni, primo cittadino di Montefortino, ha focalizzato la sua attenzione su un termine, la dignità, che, dal suo punto di vista, ha caratterizzato l’operato della D’Alessandro: “La dignità che lei ci ha dato e la dignità della sua presenza, perché la prima visita l’ha fatta in montagna”.

Un ringraziamento a nome della Regione Marche è stato portato dall’assessore Fabrizio Cesetti: “Lei è stata prefetto di una provincia fatta di gente che ha creduto sempre nell’autonomia e che ha maturato nel tempo un alto senso delle istituzioni – ha detto -. Per questo ha trovato i suoi rappresentati coesi, fortemente attaccati alla terra alla quale appartengono, seri e laboriosi. Lei ha svolto in maniera eccellente il suo ruolo di prefetto e la sua permanenza ci racconta una storia fatta di rigore e competenza istituzionale, insieme ad una grande cortesia e anche un’innata classe. Una cosa credo, però, abbia fatto la differenza: la passione che lei mette in quello che fa”.

Carico d’emozione anche l’arcivescovo, monsignor Rocco Pennacchio: “Temo che con oggi finisca il mio noviziato – ha provato ad ironizzare – essendo l’ultimo tra le più importanti figure arrivate qui. L’esperienza di questo anno e pochi mesi con la dottoressa D’Alessandro è stata di grande umanità e per me molto professionalizzante nel capire che, nel relazionarsi ai problemi, ci vuole un tratto, uno stile, direi anche una cura al femminile che talvolta ci manca. Nei rapporti, seppure istituzionalmente corretti, non è scontato che si possa entrare nell’intimo della condivisione anche di valori e questa, per me, è stata un’esperienza molto frequente. E quando il discorso andava oltre quelle che potevano essere le problematiche del territorio, ho apprezzato come lei – ha affermato rivolgendosi al prefetto – ha sempre tirato fuori la valutazione antropologica più profonda sulle persone, cioè quei tratti che ci accomunano come esseri umani in uno sguardo positivo sul futuro dell’umanità stessa. Non c’è mai stata una riflessione che si sia attardata sul lamento o peggio sullo scoraggiamento, segno di una grande fiducia nell’uomo. Per fare un esempio, è difficile fare paragoni tra un ospedale e un altro, ma alla fine cosa rimane di un’esperienza? Come si è saputo approcciare una persona. E lei ha saputo fare questo, con un alto profilo”.

 

Il prefetto D’Alessandro dice addio al Fermano e si commuove: “Mi avete fatto sentire a casa” (FOTO)


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti