La Crisalide chiude la Festa del Teatro con una standing ovation

FERMO - L'emozione per un palco così prestigioso ha giocato la sua parte, ma gli applausi del pubblico e la standing ovation hanno reso questa serata un ricordo di quelli belli e preziosi

 

Ieri sera al Teatro dell’Aquila si é conclusa la Festa per la Giornata Internazionale del Teatro. Grande successo per lo spettacolo “La Febbre del Sabato Sera Facemece du’ zumpi e tiremo a campà” de La Crisalide di Porto Sant’Elpidio. Prenotazioni al completo già lunedì. L’emozione per un palco così prestigioso ha giocato la sua parte, ma gli applausi del pubblico e la standing ovation hanno reso questa serata un ricordo di quelli belli e preziosi. Lo stile ironico e diretto degli Artisti Straordinari, la compagnia composta da più di cinquanta elementi fra persone diversamente abili, familiari e volontari, continua ad essere apprezzato e il pubblico anima la serata con risate e applausi. Tanti piccoli sketch fra personaggi giovanissimi e giovani un tempo, il ritmo è dettato dalle vicende che accadono nella vita quotidiana di un fantastico Tony Manero che continua a far conquiste grazie al suo ciuffo e al talento del ballo. La Crisalide ha coinvolto il pubblico sin da subito, rendendolo partecipe della missione di cui l’associazione si fa promotrice: diffondere la cultura della Diversità.

La Crisalide ringrazia chi ha creduto nel suo progetto teatrale, prima di tutto il pubblico che lo ha scelto, ma un ringraziamento speciale va ad Enrico Paniccià e a Carlo Pagliacci, dell’associazione Muse, per aver realizzato il sogno degli Artisti Straordinari facendo da tramite con l’amministrazione comunale di Fermo. Il vicesindaco è intervenuto con un saluto iniziale e definisce “congiuntura fortunata” il collegamento fra il progetto teatrale de La Crisalide, la Festa del Teatro e l’impegno che Muse porta avanti al fianco del Comune.

Assessore alla Cultura Francesco Trasatti che spiega: “Si parla sempre di accessibilità alla cultura, ai musei ad esempio, ma è importante dargli un senso più ampio e che anche il Teatro si apra a momenti diversi di spettacolo, sempre affascinanti e fatti con il cuore”.


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