La Poderosa riprende
la marcia lontano da casa,
Piacenza si arrende alla distanza

SERIE A2 - Match iniziato nel segno dei locali dell'Assigeco, guidati dall'ex coach calzaturiero Gabriele Ceccarelli. Al rientro dal riposo lungo il definitivo cambio di passo ed il successo che consolida la XL Extralight nei piani alti della classifica

PIACENZA – Guai a dare per morta la XL Extralight. Sotto di 18 dopo un primo tempo da dimenticare e in piena balia della clamorosa serata balistica della Assigeco Piacenza (15/26 dall’arco alla fine, ma per lunghi tratti i padroni di casa hanno veleggiato ben oltre il 70%), i gialloblù completano nel finale una fantastica rimonta ed espugnano anche il PalaBanca centrando la 12° vittoria esterna su 14 partite disputate. I veregrensi hanno svoltato trascinati dai 55 punti della coppia Corbett-Amoroso, semplicemente fenomenali nell’esaltante remuntada del secondo tempo: il Pistolero inizia rimettendola in piedi nel terzo quarto, nel quale firma 17 dei suoi 33 punti finali; il capitano finisce l’opera nei minuti finali, punendo a ripetizione dall’arco (6/6 alla sirena) nei momenti caldi del match.

IL TABELLINO

ASSIGECO PIACENZA 81: Diouf ne, Bossi 3, Ogide 20, Formenti 11, Antelli 6, Piccoli 6, Ihedioha 4, Turini, Murry 19, Sabatini 9, Vangelov 3. All.: Ceccarelli.

PODEROSA XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 86: Treier, Testa 3, Mastellari 5, Simmons 7, Palermo 9, Petrovic, Negri 5, Corbett 33, Amoroso 22, Traini 2. All.: Pancotto.

PARZIALI: 22-16, 23-14, 21-34, 15-22

LA CRONACA

Eppure non sembrava una grande serata per la squadra di coach Pancotto. È una Poderosa che sembra non riuscire a trovare l’energia dei giorni migliori e Piacenza la aggredisce trovando sicurezza nel tiro da fuori. Le bombe di Piccoli e Ogide lanciano il primo mini break del team di coach Ceccarelli a fine primo quarto (22-16), ma è al via del secondo che l’Assigeco dà la spallata.

Una tripla di Bossi chiude il break di 14-3 che spinge Piacenza a +17 (36-19 al 15’) e la Poderosa sembra in bambola totale. Due canestri pesanti di Amoroso tengono in piedi i veregrensi, ma con quattro triple in fila di Murry a cavallo tra secondo e terzo quarto la Assigeco spicca al massimo vantaggio (48-30 al 21’). Nel momento più buio la Poderosa si aggrappa ad un paio di giocate di Negri per non sprofondare, poi sale in cattedra Corbett: cinque minuti di onnipotenza cestistica del talento da Raleigh mandano in tilt le alchimie di coach Ceccarelli e riportano di prepotenza la Poderosa dentro alla gara: le due bombe da cineteca che chiudono il terzo periodo significano -2 (66-64) con ancora 10’ da giocare.

A prendere il testimone da Corbett in avvio di quarto periodo è Palermo: il play gialloblù mette alla frusta Sabatini attaccandolo a ripetizione, ma la Assigeco serra i ranghi e con Formenti e Piccoli riguadagnando un prezioso +5 (80-75) quando mancano poco più di 2’ da giocare. La Poderosa è spalle al muro, non si può più sbagliare nulla. E allora sale in cattedra il capitano: Amoroso spara una, due, tre volte in fila dai 6,75 e ogni canestro è una picconata sulle certezze piacentine. L’ultimo vale il sorpasso entrando nell’ultimo minuto (81-84), Murry fallisce il canestro del -1 ma a sua volta Negri non trova la tripla del +6 che, con una ventina di secondi da giocare, avrebbe mandato i titoli di coda. È di nuovo Murry a giocarsi la palla del potenziale pareggio scagliando la tripla sul ferro con 10” da giocare. A rimbalzo vola più in alto di tutti Corbett, che subisce il fallo e mette in ghiaccio il successo gialloblù con un 2/2 dalla lunetta. Una vittoria esaltante e preziosa, perché tiene i veregrensi appaiati a Treviso al secondo posto.

LE DICHIARAZIONI

Queste le parole di coach Pancotto in sala stampa: «Innanzitutto i miei complimenti a coach Ceccarelli, che ha fatto un ottimo lavoro e ha fatto fare un ottimo lavoro alla sua squadra. In seconda battuta complimenti alla mia squadra e non li faccio solo per la vittoria. Li avrei fatti a prescindere, perché siamo nel nostro momento di massima stanchezza. Parlo di stanchezza da obiettivi, perché dopo aver fatto il massimo e anche di più non è facile trovare energie ulteriori per andare avanti. Tra primo e secondo tempo, invece, siamo riusciti ad attivare queste motivazioni”.

“Non siamo scesi nella tecnica, volevamo dimostrare con un grande secondo tempo che quello che abbiamo conquistato era frutto del lavoro e che se siamo la squadra rivelazione del campionato è perché questi ragazzi avevano fatto qualcosa di più – ha proseguito -. Piacenza ci ha messo in grande difficoltà sia in termini di energia sia di gioco, sculacciandoci e prendendoci a schiaffi. Ma siamo stati capaci di rialzarci grazie alla grande difesa e trovando il quintetto giusto per opporci loro, partendo da Palermo che, attaccando la profondità, ha creato tutti gli spazi per le giocate di Corbett e Amoroso».

 

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