di Giorgio Fedeli
E’ una piaga dilagante quella delle truffe on line. E’ l’ultima ‘moda’ è quella che viaggia sui Postamat. Per farla breve? A essere truffati sono i venditori on line. Insomma chi prova a vendere un prodotto sul web viene contattato dal truffatore, presunto acquirente interessato al prodotto, che con mille raggiri di parole miste a tecnicismi strampalati, invita il venditore a inviargli l’Iban, nome e cognome. Perché? Semplice ma ingannevole: per effettuare un vaglia veloce, o un bonifico, per l’acquisto del prodotto. Ma dietro si cela la truffa. Il malvivente dall’altra parte del telefono invita il venditore a recarsi a un normale sportello Postamat, a inserire il bancomat e a inserire il pin per ‘ricevere’ il pagamento. E molto spesso la cifra che il malvivente, in contatto telefonico con la vittima, richiede, sono 2 mila euro. O meglio il criminale chiede quale sia il massimale per operazioni di sportello. A quel punto suggerisce di selezionare 2mila euro. A quel punto il gioco è fatto. Anzi, la truffa è servita. E questo è quanto capitato a un pensionato residente a Sant’Elpidio a Mare che ha provato a vendere un pc sul web. L’uomo è stato contattato al telefono e, purtroppo per lui, è caduto nella rete del truffatore. Così si è recato al Postamat e ha seguito le indicazioni del bandito. Per farla breve, convinto di aver effettuato le procedure per ricevere 2mila euro, in realtà ha trasferito quei soldi sul conto del truffatore.
Ma l’elpidense ha avuto comunque il buonsenso di andare a controllare online il suo conto, una volta tornato a casa. E lì l’amara scoperta: invece di aver ricevuto del denaro, si è accorto che dal suo conto erano scomparsi 2mila euro. Richiamato il numero dal quale era stato contattato dal presunto acquirente, la conferma della truffa: numero staccato. Fortuna ha voluto che l’uomo, prima di spedire il pc, ha controllato il suo conto. Altrimenti avrebbe perso anche il suo computer oltre ai soldi. Ma, se questa truffa sta mietendo vittime in tutta Italia, a Sant’Elpidio a Mare i banditi non hanno vita facile, anzi. Sì perché il truffato, una volta scoperto il raggiro, si è subito recato dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Ed è così che i militari dell’Arma della locale stazione si sono subito messi all’opera: telefonate, indirizzi Ip, schede telefoniche, tabulati. E alla fine della fiera i carabinieri sono riusciti a dare un nome e un volto al malvivente. Si tratta di un uomo di origini partenopee residente a Torino che, in un gioco di scatole cinesi, era quasi una ‘primula rossa’ della truffa online, un esperto in materia, se così si può definire, dati i precedenti specifici. Identificato, si diceva, e denunciato per truffa. Insomma la piaga della truffa online dilaga ma nel Fermano i criminali del web sono avvisati. E i carabinieri invitano chiunque venda prodotti online a prestare la massima attenzione, a non farsi abbindolare da raggiri e strane proposte. E, in caso si cada nella rete, di recarsi subito alla prima stazione o comando dell’Arma a denunciare tutto.
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