di Marco Pagliariccio
«Una fake news». Il sindaco Ediana Mancini risponde per le rime alla notizia del presunto avviso di garanzia giunto al primo cittadino riguardo la richiesta di bonifica di un’abitazione in via Ermete di Battista, sfociata in querele ed esposti da parte dei privati. Una bomba che rischia di sparigliare le carte a meno di due mesi dal voto. «Nulla di più falso – tuona il primo cittadino nella conferenza stampa convocata in fretta e furia per chiarire la vicenda – non ho ricevuto nessun avviso di garanzia e nessun reato mi è stato contestato. È una vicenda falsa che viene fuori in un momento delicato, con la campagna elettorale avviata, e che quindi può generare nell’opinione pubblica equivoci e prese di posizione falsate. Ribadisco la mia serenità nell’aver sempre agito nell’interesse pubblico con onestà a trasparenza. Se ci sono accertamenti giudiziari in corso, ne abbiamo massimo rispetto. Ma al momento niente mi è stato contestato. Sono sbalordita perché è una notizia che ha rilievo personale e politico».
Secondo quanto ha potuto ricostruire la giunta comunale, che si è stretta compatta intorno alla Mancini rinnovandole la fiducia e il ruolo di guida della coalizione anche in vista delle prossime elezioni, qualcosa di fondato nella vicenda ci sarebbe ed è Aronne Perugini, che oltre ad essere assessore ai lavori pubblici è pure penalista, a spiegare cosa. «La vicenda nasce a settembre scorso da un esposto per il quale sono partiti due avvisi di garanzia per due responsabili del Comune – spiega Perugini – dopo le prime indagini ci fu una richiesta di archiviazione da parte della Procura. Il privato ha fatto opposizione all’atto, le indagini sono ripartite e c’è stata un’ulteriore richiesta di archiviazione. In tutto ciò, il sindaco non è stato mai nemmeno iscritto al registro degli indagati. Il privato ha poi fatto una ulteriore opposizione alla richiesta di archiviazione e, proprio nei giorni scorsi, il nuovo pubblico ministero che segue il caso ha deciso prolungare le indagini per altri 90 giorni e di allargarle anche al sindaco e a un funzionario della Regione. Ma tutto ciò lo abbiamo scoperto solo in seguito all’apparizione della notizia, visto che in questa fase dal tribunale non arriva nessuna comunicazione. Rientra nelle possibilità che mettiamo in conto quella che un amministratore pubblico incappi in casi del genere, per cui non sarebbe uno scandalo. Ci si difende, molti sindaci passati in queste forche caudine. Il problema è che qui non c’è nemmeno questo, non c’è niente di niente».
Se a livello giudiziario si vedrà nei prossimi mesi quale sarà (se ci sarà) l’evoluzione della vicenda, dal punto di vista politico il rischio è che sull’immagine della Mancini piombino ombre poco gradevoli. «Sono stati molti gli attestati di stima arrivati da molti sindaci e amministratori con i quali c’è stima reciproca – ha chiuso il sindaco – li ringrazio di cuore. A coloro che pensano di strumentalizzare questa fake news a scopi elettorali, posso dire che questa vicenda mi rafforza nella determinazione di andare avanti, dall’alto dell’onesta e della trasparenza dimostrati coi fatti».
A farsi portavoce del rinnovo della fiducia a livello politico è il vicesindaco e leader di Liberi per Montegranaro Endrio Ubaldi. «Ribadiamo come colleghi e amici la nostra vicinanza – ha detto Ubaldi – ho fiducia negli organi di informazione, si possono fare errori ma allo stato attuale delle cose questa è una non-notizia. Mancini è una persona al di sopra di ogni sospetto, la fiducia in lei non è scalfita minimamente e non è lontanamente in discussione la partecipazione alla competizione elettorale».
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